Era già stato dato per acquisito a inizio luglio. Poi si è scoperto che non era così. Si è tentato di riacciuffarlo nell’ultima seduta del consiglio regionale. E invece lo si potrà intascare a ottobre, se tutto filerà liscio. Il fatto è che quel milione di euro - rata del maxiprestito da 20 milioni concesso qualche anno fa dalla Regione, e che verrebbe dunque cancellata anche quest’anno - risulta indispensabile perché il teatro Verdi arrivi al pareggio di bilancio. Pareggio che va assolutamente raggiunto, pena la facoltà da parte di Roma, a fine anno, di mettere «in liquidazione coatta amministrativa la Fondazione » - ricorda il subcommissario Paolo Marchesi - mandando all’aria l’enorme sforzo che il commissario Claudio Orazi, assieme a Marchesi, sta conducendo per risanare i conti del teatro. Che «rischia di non aprire la stagione 2012-2013», riassume il consigliere regionale PieroCamber. Il milione era stato dato per abbuonato a inizio luglio in sede di assestamento del bilancio regionale: «Questa era la volontà espressa in aula dall’assessore Elio De Anna», aggiunge Camber.Gli uffici regionali però avevano interpretato in altro modo: niente cancellazione del debito annuale, solo un posticipo della restituzione. Riunioni tra uffici, assessori, consiglieri e commissari - «sempre in perfetta sintonia con il sindaco Cosolini », precisa Camber - e alla fine, l’altra sera, un emendamento inserito nella legge Tondo per blindare la cifra. Emendamento trasversale: firmatari nell’ordine Camber e Zvech (Pd), seguiti da Baiutti, Baritussio, Tononi, Marini, Moretton, Kocijancic, Sasco e Bucci.Ma a sera in aula, raccontano i pidiellini Camber e Bruno Marini, ecco esponenti del centrosinistra friulano - Colussi, Menis, Brussa e Pustetto - sollevare problemi: tema, quello del Verdi, non pertinente alla legge in discussione. «Così, piuttosto che vedermi bocciato l’emendamento, e visto che per il Pd Moretton e Zvech non erano in aula, ho chiesto lo stralcio dell’emendamento. Si tornerà incommissione a settembre per votare in aula, spero, a ottobre», dice Camber annotando il «tentativo di bocciatura da parte dell’opposizione di centrosinistra, gravemente spaccata aul suo interno». Marini, dopo una battuta indirizzata ai colleghi friulani («Come rubare un milione a Trieste e andare in ferie felici»), annota come il pasticcio sia avvenuto in un clima «tra goliardia prevacanziera, antitriestinità e ignoranza, visto che non di concedere un milione in più a Trieste si trattava,masolo di confermare un provvedimento già preso e senza spesa. Quel milione credo verrà recuperato, ma nella logica della spartizione territoriale il Friuli ce lo farà pesare». Dal Pd, Zvech smorza i toni: «Tutto è nato da un errore di inizio luglio, ci abbiamo provato l’altra sera ma non era quello il provvedimento giusto in cui inserire la norma. Che però non è in discussione: si può stare tranquilli ». «Credo che il consenso sia trasversale e attendo fiducioso che si rimedi, sarebbe molto grave se quel milione non venisse dato», è il commento del sindacoCosolini. DaRoma intanto, spiega Marchesi, è stato annunciato - ma non ufficializzato - un ulteriore taglio al Fus di 480mila euro:ma «se arriva il milione della Regione ce la facciamo. Abbiamo contenuto i costi di oltre 3 milioni e mezzo sugli esercizi precedenti, anche grazie ai sacrifici dei lavoratori: sul bilancio di previsione abbiamo risparmiato ulteriori 700mila euro e puntiamo a un pareggio su 20 milioni 484mila euro. Ci lavoriamo con tutte le forze: più di così è impossibile fare». (p.b.)
(da Il Piccolo)