«Qui si rischia una Taranto due». La Ferrieracomel’Ilva. Gli operai di Servola si sono riuniti ieri in assemblea ieri pomeriggio per lanciare l’ennesimo appello sull’onda della vicenda pugliese che ha portato al sequestro dell’impianto daparte della magistratura. Lo stato di agitazione degli operai triestini è ormai permanente. Alla fine è stato prodotto un documento, firmato da tutte le sigle sindacali, contro l’inerzia della politica. Il documento sarà inviato a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, per chiede di arrivare quanto prima alla dichiarazione d’intenti sul futuro della Ferriera promessa dal governo nell’ultimo incontrocon le parti sociali e le istituzioni locali. Un protocollo che preveda il proseguo dell’attività del polo siderurgico triestino dopo il 2015, data fissata per la chiusura dell’impianto. «Qui si fanno tavoli ovunque. A Taranto, a Piombino. A Trieste niente. Tutto tace. Unsilenzio allarmante» racconta Franco Palman, segretario provinciale della Uilm. Una situazione che rischia di diventare esplosiva dopo la dichiarazioni di crisi della Jindal Sertubi (rischio cassa integrazione da settembre), industria legata a doppio mandato alla Ferriera. «In questo quadro a settembre si aprirà una fase di crisi strutturale, al buio, che metterà a rischio tutti i posti di lavoro non solo quelli di Jindal Sertubi, ma di tutto il polo siderurgico, dalla Servola alle altre aziende locali, prefigurando di fatto, il crollo del sistema economico-industriale locale» si legge nella nota di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm. Ugl e Failms. Un azzeramento del comparto industriale della provincia di Trieste con la cancellazione di 500 posti di lavoro, indotto escluso. È questo il rischio che i sindacati vogliono. «L’Ilva di Taranto è un problema Ferriera di Trieste motliplicato per 24» denuncia Antonio Saulle, segretario del Prc. «Trieste non può permettersi il lusso di cancellare 500 posti di lavoro » spiegaTonino Pantuso della Rsu della Fiom. «La politica deve darsi una sveglia. Dobbiamo avere le stesse attenzioni di Taranto. La siderugia pulita esiste. A Servola devono coesistere le ragioni del lavoro con quelle della salute di operai e i cittadini». La questione Ferriera approda oggi anche in Consiglio comunale (inizio alle 18). Una delegazione degli operai sarà ricevuta dal sindaco. In aula andranno in discussione tre mozioni. Una firmata dal consigliere Pdl Maurizio Bucci, una del gruppo di Sel e una, urgente, depositata ieri da TriesteCambiae firmata dai consiglieri Roberto Decarli e Patrick Karlsen. «Bisogna predisporrecon il governo - si legge nel testo - un “ Protocollo per Trieste “ non molto diverso da quello elaborato per Taranto in quanto anche Trieste città sede dello stabilimento siderurgico Ferriera di Servola e Sertubi si trova da anni purtroppo con tutte le stesse criticità ambientali». (fa.do.)
(da Il Piccolo)