Trieste è una delle città con la maggior concentrazione di motocicli in Italia. Nella nostra provincia di moto, motorini e scooter ne viaggiano circa 50mila.Unnumero impressionante in rapporto alla popolazione. In pratica ogni cinque persone, una possiede una motociclettaounoscooter. E ogni giorno un’alta percentuale di questi due ruote sfreccia tra il traffico triestino causando anche diversi incidenti. Ma anche per loro sono tempi duri. Dall’inizio del 2010 ad oggi i costi di assicurazione sono aumentati del 35 per cento. Le cause dei rialzi sono da attribuire principalmente alle truffe perpetrate ai danni delle assicurazioni, alle false polizze e all’eccessiva segmentazione dei profitti che fa crescere i costi ai motociclisti più a rischio. E il rincaro dei premi ha avuto gravi ripercussioni sulle vendite di moto e scooter. Regge invece il mercato dedicato agli accessori: caschi, teli ripara pioggia e vento, guanti e bauletti. I centauri a Trieste spesso si riuniscono per dar vita anche a manifestazioni benefiche come “San Nicolò si mette in moto” che raccoglie fondi da distribuire, percorrendo naturalmente il percorso su rombanti moto, ai bambini sfortunati. Di recente la stessa realtà ha messo in atto lo spesso meccanismo per raccogliere fondi destinati alle zone terremotate dell’Emilia. Non mancano poi i raduni tra appassionati di Harley Davidson ma pure delle storiche Vespa. Dal 23 al 26 agosto prossimi a Trebiciano, ad esempio, si terrà il 13° raduno internazionale del Vespa Club Trieste. «Questa è una città dove il bike-sharing non ha mai funzionato – avverte Manlio Giona – le biciclette si usano con difficoltà se non per andare a fare una scampagnata o per allenarsi. Gli scooter e le vespe sono la soluzione migliore per far diminuire il traffico delle 4 ruote.Mala città non ci agevola ».
(da Il Piccolo)