Hanno poca fiducia nelle istituzioni, si dicono scettici sulla possibilità di trovare un lavoro in linea con i propri studi e, dato ancora più sconfortante, sono rassegnati all’idea che la raccomandazione paghi ancora più del merito. È la fotografia dei giovani del Friuli Venezia Giulia scattata dall’Ugl e condensata nella pubblicazione “Giovani & Merito. Tra studio e lavoro”. Lo studio - che può essere scaricato gratuitamente dal sito www.uglfvg.it o richiesto via mail sempre senza nessuna spesa - analizza le risposte date da centinaia di ragazzi delle quattro province della regione di età compresa tra i 20 e i 24 anni, di cui il 65% in possesso del diploma e circa il 20% della laurea. Compilando i questionari, somministrati anche via web, gli intervistati hanno descritto un quadro fatto di precarietà e incertezza. Quasi la metà del campione ( per l’esattezza il 48%) si dichiara poco fiducioso nelle istituzioni, mentre il 20% di dice addirittura “per nulla convinto della loro efficacia”. Nere anche le prospettive occupazionali. Solo il 16% degli intervistati, nonostante abbia in tasca un diplomao una laurea, si dice convinto dell’utilità del proprio titolo di studio oer trovare lavoro e addirittura il 29% ritiene che la preparazione scolastica e universitaria, al giorno d’oggi, serva a ben poco. Il motivo di tanto pessimismo? La certezza di quanto la “spintarella” sia fondamentaleper fare carriera. Quasi il 90% degli intervistati, infatti, ritiene che la raccomandazione sia lo strumento più usato in Italia per trovare lavoro, a prescindere dalle capacità personali. E non è una caso, probabilmente, che oltre la metà dei giovani intervistati abbia un’occupazione precaria e si dichiari del tutto incerto sulle proprie prospettive occupazionali. Dati che, ha sottolineato durante la presentazione del libro il coordinatore regionale di Ugl Giovani Stefano Pahor, raccontano una realtà in cui c’è poco da stare allegri edescrivono una realtà regionale in cui prevale la scarsa fiducia nel futuro. Una condizione che non può e non deve essere sottovalutata, specie da chi ha responsabilità istituzionali. Il rapporto “Giovani & Merito” è il terzo libro pubblicato dal Coordinamento regionale dopo “Giovani & Partecipazione” e “Percezione della flessibilità, dal precariato alla casa”.
(da Il Piccolo)