Orazio Bobbio è nato a Trieste, dove ha iniziato a lavorare giovanissimo come attore. Dopo le prime esperienze artistiche, entra a far parte della compagnia del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia. In tale veste partecipa all’allestimento di numerosi spettacoli prodotti fra il 1963 e il 1976. Lavora sotto la direzione di registi quali Giovanni Poli, Eriprando Visconti, Gianfranco De Bosio, Francesco Macedonio, Aldo Trionfo, Sandro Bolchi, Fulvio Tolusso e numerosi altri.
Nel 1969 prende parte all’allestimento de I nobili ragusei di Marino Darsa nel restaurato Politeama Rossetti di Trieste e in seguito alla fortunata trilogia in dialetto triestino Le Maldobrie di Carpinteri e Faraguna, allestite dallo Stabile di Trieste con la regia di Francesco Macedonio.
Fra il 1973 e il 1974 collabora alla Rai di Trieste e di Torino per la realizzazione di alcuni programmi televisivi e radiofonici.
Nel 1976, assieme alle attrici Ariella Reggio e Lidia Braico e al regista Francesco Macedonio, fonda a Trieste il Teatro Popolare La Contrada.
Con la Contrada, della quale è stato presidente, Bobbio partecipa all’allestimento di svariati spettacoli che abbracciano il repertorio contemporaneo italiano e straniero; tra le sue interpretazioni Un’ora d’amore di Topol, Buon natale, amici miei di Ayckbourn, La roccia e i monumenti di Rosso di San Secondo, Emigranti di Mrozek, Omobono e gli incendiari di Frisch, Centocinqanta la gallina canta di Campanile per la regia di Antonio Calenda. Si è anche dedicato al teatro per ragazzi, prendendo parte, tra l’altro, alla fortunata messinscena di Marcovaldo. Ha inoltre partecipato, sotto la regia di Francesco Macedonio, all’allestimento di numerosi testi in dialetto triestino, come Due paia di calze di seta di Vienna, Marinaresca, Co’ ierimo putei, Quela sera de febbraio…, Putei e putele, Sette sedie di paglia di Vienna, El mulo Carleto, Antonio Freno, El serpente de l’Olimpia e molti altri.
Nelle ultime stagioni è stato protagonista di Non ti conosco più di Aldo De Benedetti, assieme a Lauretta Masiero, per la regia di Patrick Rossi Gastaldi, di Alida Valli che nel ‘40 iera putela di Claudio Grisancich per la regia di Mario Licalsi e della recente fortunata edizione de I rusteghi di Goldoni per la regia di Macedonio. Di Tullio Kezich ha interpretato la Trilogia sulla Trieste del dopoguerra, L’americano di San Giacomo, Un nido di memorie e I ragazzi di Trieste, nonchè lo spettacolo dedicato alla figura di Italo Svevo, L’ultimo carneval.
Nel luglio 2000 ha partecipato alla messinscena de Il formaggio e i vermi di Carlo Ginzburg per la regia di Giorgio Pressburger, presentato al Mittelfest di Cividale del Friuli e nell’estate 2002 ha debuttato come regista dirigendo e interpretando Orient Express.
Assieme a Johnny Dorelli e Antonio Salines è stato protagonista de I Ragazzi Irresistibili di Neil Simon, per la regia di Francesco Macedonio.
Oltre all’intensa attività teatrale, Orazio Bobbio ha collaborato per tanti anni con il Festival dell’Operetta organizzato dal Teatro Verdi di Trieste e ha preso parte a diverse fiction televisive.
I suoi ultimi lavori in palcoscenico sono stati Zente Refada di Giacinto Gallina, che ha inaugurato la scorsa stagione della Contrada e Xe bon l’oio de Dragosetti, raccolta di letture sceniche ispirate alle Maldobrie; lo spettacolo ha visto la seconda esperienza di Bobbio come regista.