Set
22

Parla Charlie Gnocchi, ideatore e fondatore di “Cuffie d’Oro”. L’intervista

di Katya Malagnini

Charlie Gnocchi è un poliedrico personaggio della televisione e della radiofonia.
Conduce su Rtl 102.5 “No problem, W l’Italia” ed è ideatore e fondatore (assieme a Fabio Carini) del premio “Cuffie d’Oro” il primo Radio Award italiano, nato e cresciuto nella città di Trieste.

cuffie_d_oro.jpg

L’ho incontrato per voi nel backstage della manifestazione

Siamo arrivati alla quarta edizione di “Cuffie d’Oro”. Che cosa si prova ad aver creato e visto crescere una manifestazione di questo tipo?
Siamo contenti perché il lavoro che c’è dietro dura davvero tanto e il frutto lo si raccoglie soltanto alla fine.
Sono felicissimo per la città e per il salto di qualità che è stato fatto quest’anno, dato che la manifestazione viene fatta in un Teatro e soprattutto, abbiamo ospiti che confermano la credibilità del nostro lavoro.

Sei d’accordo con le premiazioni che sono state fatte o potendo scegliere avresti assegnato i premi ad altri protagonisti ed emittenti?
Mi hai fatto una bella domanda, perché quando si parla di beniamini radiofonici, il discorso qualità è molto riservato agli “addetti ai lavori”. Diventa quindi complicato definire una radio migliore rispetto a un’altra.
Abbiamo cercato di fare una Giuria il più estesa possibile, suddivisa tra addetti ai lavori e normali ascoltatori, nonché personaggi di grande cultura, come giornalisti del “Corriere della Sera“, o de “Il Giornale“, cercando poi di fare una media. Non si ha mai la certezza tecnica che gli ascolti determinino quella quota di programma.
Secondo noi sono stati esclusi molti programmi che meritavano. Al tempo stesso abbiamo lasciato libertà di decisione a una Giuria accreditata, e di conseguenza, i valori sono abbastanza credibili. Non ti nascondo che ci sono state delle grandi esclusioni che mi hanno fatto storcere il naso…

A questo punto, la domanda “Quali”? sarebbe stata troppo banale … suvvia.

Nel 2014 c’é stato un mormorio in riferimento a un presunto declino del mezzo radiofonico. C’é verità in questa insinuazione?
Beh è chiara una cosa: i social network, la telefonia mobile e il web ci stanno dando grande filo da torcere. I giovani ascoltano tantissima musica e interagiscono attraverso il telefonino (oramai per tutti, Smartphone).
Molte compagnie telefoniche hanno integrato nelle loro offerte la radio. Nonostante questo, attualmente vedo il mezzo radiofonico ancora forte, perché la qualità della diretta e della voce è ancora superiore alla fantastica ma finta tecnologia digitale.
Intendiamoci: tutto ciò che è digitale è meraviglioso, ma al tempo stesso risuona come non veritiero.

Un uccellino :D mi ha spifferato che questa potrebbe essere l’ultima edizione dalla città di Trieste…
Sì è vero. Noi vogliamo restare qui, nonostante ci siano pervenute richieste da altre città. Trieste è una città meravigliosa, sono un grande amante di Trieste e ogni volta che ci vengo provo una fortissima emozione.
Mi piacerebbe moltissimo viverci. Ci sono tanti fattori che mi spingerebbero a farlo. Tuttavia, non nascondo che Trieste è una città un po’ fredda…

Già…
((qua se disi che i dormi in pie :’D))

e quindi tutti i nostri sforzi vengono a volte affievoliti da questa città che ha un calore strano, che viene percepito come freddo. In realtà è una città che ha grandi capacità, risorse e potenzialità ma il triestino è piuttosto pigro.
Io, Fabio Carini e la 42K siamo sempre stati a stretto contatto con l’organizzazione regionale e con la città di Trieste. Ci piacerebbe essere più considerati da questa città, il fatto che quest’anno ci sia stato assegnato un teatro e l’abbiamo riempito è un segnale importante.
Vorremmo che ci dessero una mano. Noi non vogliamo portare via “Cuffie d’Oro”! Vogliamo restare a Trieste.

20140920_183658.jpg