di Katya Malagnini
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Sono giovanissimi e carini, vengono da una comune esperienza corale e naturalmente, cantano.
Jazz, per la precisione, e lo propongono a cappella (che per i non addetti ai lavori, significa senza l’impiego di strumenti musicali) con una grandissima semplicità, unita a una notevole creatività.
Pensate che il Jazz sia una musica per adulti e solo per palati esigentissimi? Errore.
Gli Spritz For Five mirano proprio a questo: far luce, attraverso la loro voce, su di un genere solitamente di nicchia, facendolo conoscere ai ragazzi della loro età.
In questo caso, a parlare di età, viene davvero da sorridere, in quanto il più “vecchio” del gruppo è nato nel 1988, mentre il più giovane è del 1996.
Nella città di Trieste (dove i ragazzi hanno dato vita al loro progetto nel febbraio del 2013) gli Spritz For Five sono già piuttosto conosciuti, ma è con la performance a “X Factor” che si è aperto il sipario su di loro.
La loro pagina ufficiale su Facebook è passata, nel giro di poche ore, da poco più di mille “likers” a quasi quattromila. C’é da scommetterci che sarà solo l’inizio di una band che farà parlare di sé.
Un gruppo di ragazzi con un denominatore comune: creare cose meravigliose senza l’ausilio di strumenti musicali.

Vi ricordano i Neri per caso? Bene, dimenticateli. Siamo in una nuova era e il vento di cambiamento, arriva proprio dalla città di Trieste, dove raffinatezza e creatività si mescolano elegantemente.
Durante la loro performance a “X Factor“, gli Spritz For Five hanno deliziato il pubblico e la giuria della popolare trasmissione televisiva, improvvisando, in soli cinque giorni, una coreografia per l’evento.
Sguardo curioso sul mondo dei riflettori televisivi e via: si sono così esibiti in una performance di “Hey Brother”, ormai celebre brano del dj/producer Avicii che come risultato ha ottenuto una standing ovation da parte del pubblico in studio e da casa.
Questi sono i giovano che ci piacciono.