Bonus bebè fino al 2017, come fare
Con 80 euro al mese, il bonus bebè aiuta i genitori a sostenere le spese per l’infanzia nei primi tre anni di vita del bambino o per tre anni dalla data di adozione. Se si è in possesso dei requisiti necessari, è possibile ottenerlo presentando domanda all’Inps.
Il bonus bebè è il provvedimento dedicato all’incentivazione alla natalità e al sostegno delle spese inerenti all’infanzia; approvato nel testo della legge di stabilità del dicembre 2014, riguarda i figli nati o adottati dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017. Per ogni bambino rientrante nei criteri citati, viene emesso un assegno mensile per un periodo di tre anni a partire dal mese di nascita o di adozione; punto di riferimento della reale necessità del nucleo familiare di appartenenza è l’Isee, la situazione economica equivalente.
Chi può richiederlo
Il bonus bebè, conosciuto dal 2016 come assegno a sostegno della natalità, può essere richiesto non solo da cittadini italiani e degli stati membri dell’Unione europea ma anche dai cittadini di stati extracomunitari con regolare permesso di soggiorno. Per beneficiare del contributo, è necessario che l’Isee annuo del nucleo familiare richiedente sia inferiore a:
25mila euro per un bonus pari a 80 euro mensili (960 euro/anno)
7mila euro per un bonus pari a 160 euro mensili (1920 euro/anno)
Come e quando richiedere il bonus bebè
Per ricevere il bonus bebè è necessario presentare domanda all’Inps che si occuperà direttamente dell’erogazione. Per farlo, è possibile presentare la documentazione alla sede territoriale competente o, se si è in possesso del pin dispositivo Inps, collegarsi al sito internet dell’Istituto seguendo la procedura: Servizi per il cittadino → Autenticazione con PIN → Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito → Assegno di natalità – Bonus bebè).
La richiesta va effettuata entro 90 giorni dalla nascita o dall’ingresso in famiglia del figlio per beneficiare di tutte le mensilità del bonus. In caso contrario, ovvero una volta superati i termini, l’istituto erogherà solo gli assegni a partire dal mese di presentazione.
Dal secondo anno in poi, invece, a far fede sarà solo il valore dell’Isee del nucleo familiare; senza presentare domanda, dunque, l’Inps provvederà a erogare il bonus a chi rientrerà nei valori stabiliti dal decreto, sospendendolo qualora non fossero rispettati. (intrage.it)