L’evoluzione del rock: dagli anni 40 ai giorni nostri
Il rock non è solo un semplice genere musicale: a partire dal dopoguerra ha fatto da colonna sonora ad eventi storici, mutamenti culturali e battaglie sociali che hanno caratterizzato intere generazioni. Ai nostri giorni rappresenta un modo espressivo che continua ad appassionare fan di tutto il mondo e la cui estensione globale arriva fino al punto di farne uno stile inconfondibile che riguarda anche il vestiario; non è assolutamente raro infatti riconoscere -camminando per strada- persone che indossano magliette decisamente rock procurabili anche online, col marchio dei Led Zeppelin, Pink Floyd, senza parlare dei Rolling Stones, Ramones e molti altri.
Le origini del rock sono indissolubilmente legate allo sviluppo della musica blues nel continente nord americano. I grandi bluesmen provenienti dagli stati del Mississippi e dell’Alabama hanno trovato in centri nevralgici come Detroit e Chicago il contesto giusto per sviluppare un nuovo sound che ha elettrizzato un paese in forte crescita economica negli anni ‘40 e soprattutto ‘50. I maestri della “musica del diavolo”, come Muddy Waters e John Lee Hooker, hanno ispirato i primi eroi del rock and roll statunitense, che con le loro hits hanno fatto ballare l’intera nazione: Buddy Holly, Jerry Lee Lewis, Eddie Cochran ma soprattutto Elvis Presley hanno contribuito a cambiare radicalmente lo stile musicale degli anni ‘50, iniziando una vera e propria rivoluzione nei costumi e nelle abitudini non solo degli americani, ma dei giovani di tutto il mondo.
I successivi anni ‘60 hanno sancito l’avvento del rock, che ha accompagnato eventi sociali e politici di grande rilevanza nelle democrazie occidentali, come la rivolta studentesca degli ultimi anni del decennio. Nascevano gruppi che hanno fatto la storia del genere musicale, con Beatles e Rolling Stones in prima fila, seguiti da una serie infinita di band messe in piedi soprattutto nel Regno Unito. Il rock si è fuso con la moda e con lo spettacolo, raggiungendo tutti gli angoli del pianeta con lo sviluppo della televisione e dell’industria discografica. Il genere acustico si mescolava al nuovo sound elettrico, dando vita ad interessanti gruppi come i Byrds.
Sul finire degli ‘60 e l’inizio degli anni ‘70 hanno fatto comparsa band che sarebbero poi divenute storiche negli Stati Uniti, come gli Eagles, i Greateful Dead, i Doors, mentre i vari festival iniziavano a raccogliere folle oceaniche, come Woodstock nel 1969. Sono tante anche le contaminazioni con la musica africana e caraibica, che hanno dato origine ad esempio al reggae, di cui Bob Marley fu protagonista indiscusso.
Negli anni ‘80 il rock cedeva gradualmente strada al pop, ma continuava a riempire gli stadi con i Police, i Dire Straits i REM e, più tardi, gli interpreti del grunge degli anni ‘90.
M. F.