VINITALY 2015. VIAGGIA IN PUGLIA E NON SOLO CON #itipicidipuglia
Per chi sarà a Verona per il Vinitaly 2015, I Tipici di Puglia (www.itipicidipuglia.it) pubblica un elenco di cantine da scoprire con gusto.
La Puglia presenta vini di qualità che rispettano i differenti terroir e valorizzano i numerosi vitigni autoctoni di una terra assai variegata da nord a sud.
L’alto promontorio roccioso e verdeggiante del Gargano ed i colli preappenninici della Daunia rinfrescano l’estesa pianura del Tavoliere delle Puglie che nasce in Capitanata – Foggia – e termina con le alture di Castel del Monte e la Terra di Bari, particolarmente importante è la mitigazione dovuta al mare Adriatico; in questo macroterritorio a farla da padrone sono il Bombino Bianco – per fini bollicine – il Bombino Nero – ottimi i rosati – ed il Nero di Troia – corposi ed eleganti rossi.
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A molti fa male vedere tanto spreco. In fondo siamo abituati alla battaglia delle arance, dei pomodori, del colore… ma il vino decisamente è troppo.
Così, il Festival del Vino di Haro - è perfetto se vi piace il vino e con questo intendo bere vino o versarlo! Haro si trova nella regione di La Rioja in Spagna, una zona dove c’è molta abbondanza (per fortuna) di vino.
Come si celebra? Il Festival del vino di Haro arriva ogni anno il 29 giugno, che è il giorno del santo patrono della città, San Pedro. Ufficialmente si chiama Fiesta de San Pedro, ma in Spagna l’hanno ribattezzato: “La Lotta del Vino”.
Se si desidera vivere l’intero evento è necessario [Leggi tutto…]
Chi ha seguito l’evoluzione del mercato del vino in Cina molto probabilmente è rimasto inorridito e perplesso. Vini di tradizione secolare, prodotti dai celebri vigneti del sud-ovest della Francia, sono stati sistematicamente assorbiti dalla grande potenza commerciale cinese. Ma non solo. I cinesi si sono insediati in prossimità dei laghi di Latour, i bacini di Batailley, mari di Segur-e quindi non solo il vino, ma interi vigneti e castelli circostanti … Negli ultimi tre anni hanno acquistato cinque castelli, tra cui di Pomerol Château de Viaud da parte del gruppo cinese dei cereali COFCO.
E c’è di peggio, almeno per gli amanti della denominazione Francité, che ne scatenerà l’ira: i cinesi non solo controlleranno l’intera vite e l’imbottigliamento nei loro nuovi castelli, ma ogni bicchiere che produrranno finirà in Cina.
Quello dell’est asiatico è un mercato vorace: Nel 2010, il mercato del vino in Cina e Hong Kong ha divorato 33,5 milioni di bottiglie di Bordeaux del valore di mezzo miliardo di dollari.
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