Scoperto il primo messaggero molecolare che mette le piante in comunicazione con i loro germogli
Come le madri con il feto, anche le piante comunicano con il loro germogli e il linguaggio molecolare che permette questo dialogo si basa sull’ormone chiamato auxina. Lo indica la ricerca pubblicata sulla rivista Nature Plants e coordinata da Jiri Friml, dell’Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Austria, e Thomas Laux, dell’università tedesca di Friburgo.
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Se c’è una storia in grado di raccontare quale sia l’impatto delle specie aliene invasive sugli ecosistemi locali, è quella che finisce con l’affidamento di una tartaruga guscio molle da parte dei Carabinieri Forestali del Nucleo Cites al Parco Natura Viva di Bussolengo. E proprio da lì, parte l’appello: “Non acquistate animali esotici da tenere in casa. Ma se lo fate, consultatevi con un veterinario per capire a cosa state andando incontro. Abbandonarli equivale ad uno dei peggiori crimini che possono essere commessi a danno della natura” avverte Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva.
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Okay,se vogliamo essere pignoli questo esemplare non è davvero un unicorno. In realtà è un SAOLA, una specie correlata alle antilopi e ha due corna che escono dalla parte superiore della sua testa che possono crescere 50 centimetri di lunghezza. La versione unicorno è una rara eccezione. E ’stato scoperto solo nel 1992 e fotografato in natura solo una manciata di volte prima di scomparire nuovamente. L’ultima volta che le telecamere in Vietnam hanno avvistato un saola in natura è stato nel 1999. Un saola è stato catturato in un piccolo villaggio del Laos nel 2010, anche se purtroppo non è sopravvissuto.
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