L’Agenzia delle Entrate pianifica una soluzione gratuita per tutti i contribuenti che incentivi la fatturazione elettronica tra privati, sia per operazioni B2B sia per fatture B2C
Il direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi ha annunciato, nel corso dell’Audizione presso la Commissione Parlamentare di Vigilanza su Anagrafe Tributaria e razionalizzazione banche dati pubbliche in materia economico-finanziaria, che presto arriverà una soluzione gratuita per la fatturazione elettronica tra privati. E’ il Dlgs n. 127/2015 – dopo l’obbligo di fatturazione elettronica verso la PA – a dare dal 2017 la possibilità ai soggetti passivi IVA di comunicare telematicamente al Fisco le fatture emesse e ricevute e i dati dei corrispettivi di operazioni rilevanti ai fini IVA svolte con soggetti privati.
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In fase di accertamento induttivo anche Internet può diventare fonte di prova per il Fisco: la sentenza della Cassazione.
La sentenza della Corte di Cassazione n. 9732/2015 legittima il ricorso ad Internet tra i metodi per l’accertamento induttivo, come fonte di prova. Il pronunciamento conferma l’orientamento della giurisprudenza secondo cui, anche in presenza di scritture contabili formalmente corrette, è possibile accertare un maggior reddito sulla base delle cosiddette “presunzioni semplici”.
La decisione si fonda sul principio contenuto nell’art. 2729 del codice civile sull’utilizzabilità delle presunzioni semplici e precisa che, diversamente da quanto accade per le presunzioni legali (come gli Studi di Settore):
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Può capitare che il Fisco avanzi delle pretese che riteniamo ingiuste. O che si accorga di dichiarazioni non veritiere. E allora la tentazione è di ricorrere al contenzioso fiscale. Ma le liti giudiziarie costano sempre parecchio, anche per chi le vince. Perciò è più conveniente tentare la strada della pace, con uno dei diversi strumenti a disposizione.
Eccoli in sintesi.
L’autotutela
L’autotutela è una procedura discrezionale di annullamento di atti illegittimi, da parte dell’Ufficio che li ha emessi, al fine di evitare il contenzioso col cittadino che ne risulterebbe danneggiato.
Casi tipici di annullamento (o di revoca) di un atto si hanno quando l’illegittimità deriva da errore di persona, errore di calcolo, mancata considerazione di pagamenti regolarmente eseguiti, mancanza di documentazione successivamente presentata (entro i termini).[Leggi tutto…]