Famiglia: Ranuncolacee - La calta è una pianta perenne provvista di un ciuffo di radici fascicolate e di fusti diritti o coricati, poco ramificati, cavi e lisci. Le foglie inferiori sono lungamente picciolate, reniformi o cuoriformi, di colore verde scuro e come satinate. Salendo lungo lo stelo, i piccioli diventano sempre più corti e le foglie superiori sono tutte piccole e completamente sessili. I fiori, di un giallo brillante, compaiono molto presto in primavera; hanno 4 cm di diametro, 5 petali e numerosi stami. I frutti, follicoli piegati all’indietro in modo caratteristico, si raddrizzano solo prima di schiudersi. La calta palustre vive nelle paludi e negli acquitrini, a tutte le altitudini e in tutta l’Europa, nelle regioni temperate dell’Asia e in America del Nord. È una pianta tossica, acre e amara che il bestiame evita spontaneamente. Se il fieno ne contiene una proporzione troppo alta, ne è svilito e può causare noie digestive. In certe regioni si fanno marinare i giovani boccioli nell’aceto per utilizzarli come i capperi sotto il nome di «capperi tedeschi». Ne esiste una varietà orticola a grande fiore, molto decorativa.
Famiglia : Meniantacee - Il trifoglio fibrino è una pianta perenne, provvista di un grosso rizoma strisciante, di fusti ritti e di foglie trifogliate sorrette da lunghi piccioli. Gli steli fiorali, nudi, sostengono grappoli compatti di fiori bianchi o rosati. Calice e corolla sono pentameri ; la corolla, a imbuto, è incisa fino a metà altezza. I petali sono frangiati e le 5 antere colorate di violetto. Il frutto è una capsula ovoidale e contiene numerosi semi piatti. Il trifoglio fibrino si trova generalmente in condizioni semisommerse negli acquitrini, nelle acque basse in via di prosciugamento e nelle torbiere, dalla pianura fino in montagna. È diffuso in tutto l’emisfero settentrionale; si trova in Europa fino in Islanda, nell’Asia temperata fino in Giappone, e in America del Nord dove costeggia le Montagne Rocciose fino in California. Tutta la pianta contiene un glucoside amaro e piccante, la meniantina. È inoltre ricca di iodio, di sali di manganese e di ferro. È una pianta medicinale che in certi luoghi è stata completamente distrutta, o che per lo meno è molto minacciata. Per questo motivo in certi paesi è protetta. Il suo uso nella medicina popolare e ufficiale si perde nella notte dei tempi. L’amaro infuso fatto con le foglie seccate fortifica l’organismo, stimola la funzione ematopoietica e la funzione digestiva e allontana la febbre. Tutta la pianta è dotata al massimo grado delle virtù degli «amari» classici. Inoltre, in certi paesi, è utilizzata nella fabbricazione della birra come sostitutivo del luppolo.