Il ranuncolo delle canne oltrepassa il metro di altezza; è provvisto di un grosso rizoma cavo che porta radici disposte a verticilli. Anche i fusti sono cavi, scarsamente ramificati all’apice, sorreggenti lunghe foglie lanceolate, rigide, talvolta lanuginose sulla pagina inferiore; le foglie basse sono sostenute da un corto picciolo, mentre le alte sono più o meno sessili. I grandi fiori, di un giallo brillante, compaiono da giugno a luglio e possono raggiungere i 4 cm di diametro. Dopo l’impollinazione, si assiste alla formazione di un frutto conico composto di acheni ovoidali che finiscono con un becco uncinato. È una pianta che si trova soprattutto nel fango o nelle acque basse dei canneti, e che presenta anche forme terrestri e sommerse. Assieme alle canne, ai giunchi e alle tife, costituisce la flora caratteristica dei canneti, delle paludi, degli stagni, soprattutto alle basse quote. Si trova in tutta Europa fino in Siberia, talvolta fino in India.
Famiglia: Ombrellifere - È una pianta tozza, annuale o biennale, il cui rizoma si prolunga in molte ramificazioni. È provvista di un fusto enorme, ritto, angoloso, molto spesso alla base, lungo fino a 1,5 m. Tale fusto, spesso prostrato, emette radici all’altezza dei nodi, è cavo e molto ramificato. Le foglie picciolate sono da 2 a 3 volte pennate, con un contorno triangolare. Ogni suddivisione ha forma ovoidale-lanceolata, filiforme per le foglie sommerse. La pianta fiorisce da giugno a luglio; i piccoli fiori bianchi sono disposti in numerosi ombrelli appiattiti. Quelli del primo ombrello sono ermafroditi, gli altri sono sterili. I frutti sono acheni ovoidali, leggermente costolati. Questa pianta cresce soprattutto nelle acque basse degli stagni, lungo i bracci morti dei fiumi e nelle cale occupate dal fango. Appare spesso in grande quantità negli stagni a coltura estiva e deve perciò essere eliminata con la scure. È diffusa in tutta l’Europa, dalla pianura fino agli altipiani, con l’eccezione delle regioni nordiche ; è presente in Asia occidentale ed è stata introdotta artificialmente in America. Il finocchio acquatico contiene un succo molto velenoso che provoca crampi violenti e infiammazioni all’apparato digestivó. Il suo odore è acre e sgradevole. In tempi antichi se ne utilizzavano i semi, di sapore piccante, in polvere o in decotto per curare la tosse, le malattie renali e perfino la tubercolosi. Questo impiego è oggi stato completamente abbandonato.
Famiglia: Scrofulariacee - La beccabunga è una pianta perenne il cui fusto può raggiungere i 50 cm di altezza. La base della pianta è strisciante e possiede numerose radici avventizie. La sommità è eretta. Le foglie sono ovoidali, ellittiche, succulente e d’aspetto brillante, opposte lungo il fusto. I fiori, di un azzurro profondo, sono disposti in grappoli lassi che compaiono nell’ascella delle foglie superiori da maggio a luglio. Il frutto è una capsula arrotondata che contiene una grande quantità di piccoli semi. La beccabunga forma spesso grandi colonie nei ruscelli poco profondi, nei canali e nelle paludi pulite. È una pianta semi o totalmente sommersa, ma può presentare forme terrestri. La forma sommersa resta verde tutto l’inverno. Essa è diffusa in tutta Europa, nell’Asia occidentale e settentrionale e fino all’Himalaya. Si trova anche nell’Africa del Nord. La pianta contiene glucosidi e oli volatili che hanno un effetto calmante ed espettorante. La medicina popolare se ne serviva per curare l’asma, la tubercolosi, l’itterizia e le malattie epatiche. L’estratto di foglie fresche è un tradizionale depuratore del sangue.