La peste d’acqua è una pianta perenne provvista di fusti lunghi fino a 1 m, sommersi e densamente ramificati, radicati al fondo o liberi nell’acqua. Essi sono interamente ricoperti da foglioline lanceolate, disposte in verticilli di 3 elementi ciascuno; hanno colore verde scuro un po’ traslucido; sono attraversate nel centro da un canalicolo aerifero. È una pianta dioica, di cui sono presenti in Europa solo esemplari femminili, che vi sono stati importati dal Canada nel secolo scorso. I minuscoli fiori, visibili alla superficie dell’acqua da maggio ad agosto, sono sorretti da lunghi steli che si originano all’ascella delle foglie. Questa pianta non dà dunque mai frutti nelle acque europee. Ciò non le ha però impedito di diffondersi, con una rapidità straordinaria, con una moltiplicazione vegetativa particolarmente intensa: ognuno dei suoi brevi [Leggi tutto…]
Famiglia: Potamogetonacee - È una pianta perenne il cui rizoma porta fusti galleggianti che possono oltrepassare i 2 m di lunghezza. Sui fusti compaiono, in primavera, lunghi fillodi lineari (specie di foglioline derivate in realtà dall’allargamento dei piccioli) che spariscono entro brevissimo tempo. Le vere foglie galleggiano alla superficie. Esse sono ellittiche o ovoidali, talvolta cuoriformi, lungamente picciolate, di consistenza coriacea. La lunghezza del picciolo si adatta alla profondità dell’acqua; quando questa pianta si trova in un terreno paludoso, i piccioli possono essere completamente atrofizzati, e le foglie si presentano allora in forma di fitta rosetta. In estate appaiono, al di sopra della superficie, delle spighe affusolate composte di piccoli fiori verdastri poco attraenti. I fiori possiedono 4 stami a struttura cava e lobata che ricordano per la loro forma un perianzio. In questa cavità si raccoglie il polline che successivamente verrà disseminato dagli insetti. Dopo l’impollinazione, l’infiorescenza sprofonda di nuovo sotto l’acqua. I frutti sono acheni carenati. La verniera può formare grandi colonie negli stagni, nelle acque tranquille, nei bracci morti dei fiumi. È la specie di Potamogeton più diffusa, e si può trovarla in tutte le regioni temperate e tropicali del mondo.
È una pianta perenne provvista di un rizoma macchiettato di giallo e di bruno, di fusti che possono raggiungere i 2 m di lunghezza, fittamente ramificati e ricoperti di numerose foglie lanceolate od ovoidali le cui dimensioni vanno da 6 x 2 a 25 x 4 cm. Le foglie, tutte sommerse, sono di un bel verde chiaro, di trasparenza membranosa, e mostrano una nervatura reticolare particolarmente decorativa. La nervatura centrale è spesso molto evidente e in certi germogli molto giovani, in seguito alla riduzione totale del lembo, appare essa sola. Le spighe fiorali, molto compatte, raggiungono i 6 cm di lunghezza, sono rigonfie all’estremità a forma di clava e portano piccoli fiori di un colore verde-brunastro, strettamente uniti gli uni agli altri. L’impollinazione avviene per mezzo del vento, poi l’infiorescenza sprofonda sotto la superficie, dove finiscono di maturare i piccoli frutti (3-4 mm) che terminano in un corto becco. La pianta si riproduce sovente per moltiplicazione vegetativa dei fusti o dei rizomi, e dà origine anche a numerose gemme d’inverno. Questa specie predilige le acque tranquille sia stagnanti sia dal corso molto lento, dove giunge a formare delle vere «praterie». È diffusa in tutta l’Europa, nell’Asia settentrionale e occidentale e in America del Nord, ma è rara in America del Sud.