È una pianta perenne provvista di un rizoma macchiettato di giallo e di bruno, di fusti che possono raggiungere i 2 m di lunghezza, fittamente ramificati e ricoperti di numerose foglie lanceolate od ovoidali le cui dimensioni vanno da 6 x 2 a 25 x 4 cm. Le foglie, tutte sommerse, sono di un bel verde chiaro, di trasparenza membranosa, e mostrano una nervatura reticolare particolarmente decorativa. La nervatura centrale è spesso molto evidente e in certi germogli molto giovani, in seguito alla riduzione totale del lembo, appare essa sola. Le spighe fiorali, molto compatte, raggiungono i 6 cm di lunghezza, sono rigonfie all’estremità a forma di clava e portano piccoli fiori di un colore verde-brunastro, strettamente uniti gli uni agli altri. L’impollinazione avviene per mezzo del vento, poi l’infiorescenza sprofonda sotto la superficie, dove finiscono di maturare i piccoli frutti (3-4 mm) che terminano in un corto becco. La pianta si riproduce sovente per moltiplicazione vegetativa dei fusti o dei rizomi, e dà origine anche a numerose gemme d’inverno. Questa specie predilige le acque tranquille sia stagnanti sia dal corso molto lento, dove giunge a formare delle vere «praterie». È diffusa in tutta l’Europa, nell’Asia settentrionale e occidentale e in America del Nord, ma è rara in America del Sud.
È una pianta perenne, sommersa, provvista di un rizoma acquatico che produce fusti ramificati coperti di foglie molto ravvicinate. In acque profonde, le foglie possono diventare talmente fitte che finiscono con il sovrapporsi le une alle altre. Sono strette al fusto e lo abbracciano con la loro base; hanno un colore brillante per la presenza di numerose goccioline d’olio nelle cellule epidermiche. Le spighe fiorali sono di 2-3 cm di lunghezza e compaiono in superficie fra giugno e luglio. Sono formate da numerosi fiorellini fittamente disposti. I frutti sono acheni che terminano con un becco. Questa pianta non sopporta un abbassamento del livello delle acque. Cresce nelle acque stagnanti o a corso lento, soprattutto in pianura e nelle regioni calde; si accontenta anche delle acque torbide. È frequente in tutta l’Europa a eccezione delle regioni centrali. È diffusa fino in Algeria, in Asia, in Australia e in America del Nord. Ne esiste una specie simile, notevole per la densità del rivestimento fogliare : Potamogeton densus L. o Groenlandia densa (L.) FOURR., che presenta foglie quasi opposte che si sovrappongono come le tegole di un tetto. Questa specie però è molto più rara.
Famiglia: Ranuncolacee - La calta è una pianta perenne provvista di un ciuffo di radici fascicolate e di fusti diritti o coricati, poco ramificati, cavi e lisci. Le foglie inferiori sono lungamente picciolate, reniformi o cuoriformi, di colore verde scuro e come satinate. Salendo lungo lo stelo, i piccioli diventano sempre più corti e le foglie superiori sono tutte piccole e completamente sessili. I fiori, di un giallo brillante, compaiono molto presto in primavera; hanno 4 cm di diametro, 5 petali e numerosi stami. I frutti, follicoli piegati all’indietro in modo caratteristico, si raddrizzano solo prima di schiudersi. La calta palustre vive nelle paludi e negli acquitrini, a tutte le altitudini e in tutta l’Europa, nelle regioni temperate dell’Asia e in America del Nord. È una pianta tossica, acre e amara che il bestiame evita spontaneamente. Se il fieno ne contiene una proporzione troppo alta, ne è svilito e può causare noie digestive. In certe regioni si fanno marinare i giovani boccioli nell’aceto per utilizzarli come i capperi sotto il nome di «capperi tedeschi». Ne esiste una varietà orticola a grande fiore, molto decorativa.