Le 10 più importanti scoperte in fisica nel 2013, come riportato dalla rivista Physics World, sono state svelate nella seguente lista.
1) Il primo posto nella lista riguarda l’IceCube Neutrino Observatory nel Polo Sud con il quale sono state possibili le prime osservazioni di neutrini cosmici di alta energia. La rivista Physics World ha riferito sulle osservazioni di IceCube il 21 novembre. Hamish Johnston, direttore di Physics World ha dichiarato: “La capacità di rilevare i neutrini cosmici è un risultato notevole che dà agli astronomi un modo completamente nuovo di studiare il cosmo. Il premio 2013 è stato assegnato a questa scoperta, che ha permesso di rilevare dei dati significativi nel luogo più remoto e inospitale della Terra”.
Gli altri 9 risultati sono stati molto lodati e riguardano argomenti che vanno dalla [Leggi tutto…]
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature, gli analisti hanno scoperto 42 nuove regioni del DNA potenzialmente “costruttrici” dei dolori articolari del tipo reumatoide, e che potrebbero fornire dati validi per per trovare un giorno la cura.
I ricercatori hanno studiato e confrontato il DNA dei pazienti affetti da infiammazione articolare e hanno scoperto 42 difetti genetici che sono correlati alla malattia. L’obiettivo è quello di sviluppare delle pillole migliorate per eliminare questi difetti. L’esame ha coinvolto 30.000 pazienti, ed è il più grande studio mai condotto sull’ereditarietà.
Infatti, un farmaco, che è stato prodotto dalla sperimentazione, che tiene conto del fattore ereditario, è oggi una medicina vitale per chi soffre di infiammazione reumatoide delle articolazioni, che dà fiducia agli analisti riguardo ai diversi farmaci che possono avere successo, concentrandosi sulle carenze del DNA.
Diversi specialisti però sostengono che distinguere gli intervalli ereditari deboli per le malattie complesse altrimenti chiamati polimorfismi a singolo nucleotide (SNP) non è un approccio adeguato.
Gli scienziati hanno dichiarato che questa rivelazione porta a 101 il numero complessivo di genomi da infiammazione articolare del tipo reumatoide conosciuti finora.
Per la prima volta i ricercatori dell’Istituto nazionale di ottica del CNR hanno misurato la complessa forma temporale di un singolo quanto di eccitazione. Lo studio apre la strada a nuove possibilità applicative in tecnologie sempre più sicure, efficienti e innovative.
La luce, come l’acqua, non ha una forma propria ma assume quella del recipiente che la contiene: in particolare, lo stato quantistico della luce è una maniera specifica di occupare questo contenitore vuoto (chiamato modo), che descrive la forma spaziale e temporale del campo elettromagnetico. Ricercatori dell’Istituto nazionale di ottica del Consiglio nazionale delle ricerche di Sesto Fiorentino (Ino-Cnr), guidati da Marco Bellini e Alessandro Zavatta, hanno approntato una tecnica che unisce per la prima volta concetti dell’ottica quantistica e di quella ultraveloce, per misurare e analizzare la forma di stati quantistici luminosi della durata di poche decine di femtosecondi.
Per esempio, un singolo fotone, che corrisponde al riempimento del contenitore con un solo quanto di eccitazione, può assumere infinite forme diverse a seconda del modo che occupa e la maggior parte delle possibili applicazioni delle proprietà quantistiche della luce a nuove tecnologie quali comunicazione, computazione o metrologia quantistica dipendono dalla perfetta conoscenza di tale forma.
Il gruppo di ricerca ha mostrato come copiare fedelmente il modo temporale di un fotone ultracorto su quello di un impulso luminoso classico, così da poterlo misurare in dettaglio con tecniche standard; oltre ad aver ricostruito le strutture temporali di singoli fotoni variamente deformati, i ricercatori Ino-Cnr hanno anche dimostrato come utilizzare questa capacità per nuovi schemi di codifica dell’informazione quantistica.
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