Famiglia : Meniantacee - La ninfea sfrangiata è una pianta perenne provvista di un lungo rizoma articolato immerso nel fango. I lunghi fusti hanno sezione ovale, e danno attacco a foglie quasi opposte, portate da lunghi piccioli. I lembi fogliari, galleggianti, sono sinuati, ovali, profondamente incisi a cuore alla base e lunghi circa 15 cm. Le foglie di primavera sono di colore chiaro, le successive di un verde più scuro e brillante, con la pagina inferiore spesso macchiettata di porpora. I fiori, giallo oro, di circa 4 cm di diametro, compaiono al di sopra dell’acqua fra giugno e luglio. La corolla ha la forma di un imbuto a cinque lobi con margini e facce inferiori leggermente colorati. Il frutto è una capsula che matura sott’acqua; i semi, che galleggiano lungamente in superficie, sono muniti di piccole spine che li agganciano alle zampe e al piumaggio degli uccelli acquatici. La pianta si moltiplica con facilità anche per frammenti del rizoma. La ninfea sfrangiata cresce in grandi colonie nelle acque stagnanti o tranquille, di preferenza nelle località calde. Si trova in tutta l’Europa e perfino in Cina e in Giappone. Quando si determina un forte abbassamento delle acque, può presentare forme palustri o addirittura terrestri, che però non riescono mai a fiorire.
Famiglia : Lentibulariacee - L’erba vescica è una pianta perenne che galleggia libera sull’acqua. Possiede lunghi fusti sottili (fino a 70 cm) scarsamente ramificati. Le foglie, alterne, raggiungono gli 8 cm di lunghezza e si suddividono in numerosi lobi principali, a loro volta incisi. Si hanno così delle sottili strisce pennate, munite di molte vescichette piriformi (4 mm di sezione). Prima della fioritura, tali vescicole si riempiono d’aria per sostenere tutta la pianta alla superficie, anche se la loro funzione principale è quella di catturare piccoli animali acquatici : l’erba vescica è infatti una pianta carnivora. L’apertura di ogni vescica è perciò provvista di lunghe ciglia e protetta da una fine membrana «a senso unico»: infatti può aprirsi solo verso l’interno in modo da far entrare le minuscole prede catturate impedendo loro l’uscita. Non appena viene sfiorata, la vescicola si contrae aspirando la preda, che verrà poi uccisa per mezzo del liquido secreto da piccole ghiandole poste lungo le pareti. Lo stesso liquido assicura la digestione dell’animale i cui materiali sono successivamente assimilati dalla pianta.[Leggi tutto…]
Famiglia : Idrocaritacee - È una pianta perenne che vive libera nell’acqua e che possiede un corto rizoma terminante in una rosetta di foglie che lasciano galleggiare lunghi germogli fragili. Verso il basso, il rizoma produce un ciuffo di piccole radici pendule. La base delle foglie ha due stipole a scaglie ; i lembi, cuoriformi od ovale-reniformi, sono sorretti da lunghi piccioli. La pagina superiore delle foglie è liscia e impermeabile, la pagina inferiore sovente tinta di violetto. Dai rami partono nuove rosette di foglie che collegano fra loro pianta madre e piante figlie originando estese colonie a struttura reticolare. In autunno, all’apice dei germogli, si formano gemme ricche di amido che cadono sul fondo per svernare negli strati meno freddi. Questi ibernacoli si schiudono in primavera e risalgono in superficie per dar vita a nuovi individui. Il morso di rana fiorisce in estate. I fiori maschili compaiono, in gruppi di 2 o 4, all’ascella di brattee membranose. Sono sorretti da un lungo stelo fiorale; il calice è verde; orlato di bianco ; la corolla, larga 1-2 cm, è bianca e macchiata di giallo. Questi fiori possiedono 12 stami. I fiori femminili sono più piccoli, biancastri, retti da uno stelo più lungo. La pianta ha bisogno di molto sole per fiorire; nei luoghi ombreggiati, infatti, i fiori sono rari. È diffusa nelle acque tranquille degli stagni, in tutte le regioni dell’emisfero settentrionale.