Scompare prematuramente l’attore comico Giorgio Faletti, in seguito a un male incurabile che lo attanagliava da tempo. Aveva 63 anni.
Faletti era stato un sacco di cose, nel corso della sua vita: aveva cominciato come cabarettista e così era arrivato in tv, con personaggi che entrarono nella cultura popolare dell’Italia degli anni Ottanta, da Vito Catozzo in giù. Poi aveva scritto i testi di alcune canzoni, anche per Mina, aveva cantato e inciso degli album, aveva recitato a teatro e aveva scritto dei romanzi di grandissimo successo.
Giorgio Faletti era nato ad Asti il 25 novembre 1950 e si era laureato in giurisprudenza ma aveva deciso di dedicarsi al cabaret, iniziando, negli anni Settanta, al “Derby” di Milano dove [Leggi tutto…]
Chi un tempo passava le ore davanti alla tv sorbendosi tutte le serie di telefilm, oggi si chiede: “ma quegli attori, che fine hanno fatto nel secondo decennio del 2000?
Scavando nei meandri della rete, siamo riusciti a stanarli. Purtroppo non tutti sono vivi, come nel caso di Hulk.
Il disperato scienziato che a causa di un esperimento con i raggi gamma ad ogni scatto d’ira si trasformava in un mostro verde era interpretato da Bill Bixby.
Negli anni ‘60 l’attore (22/01/1934 – 21/11/1993) ebbe parecchi ruoli di rilievo nel cinema per poi dedicarsi esclusivamente alle serie TV. Proprio Hulk, il culmine della sua carriera, lo renderà indimenticabile. E’ scomparso a soli 59 anni.
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E’ morto ieri (sabato 11 gennaio 2014) a Roma all’età di 97 anni, l’attore, regista doppiatore e scrittore Arnoldo Foà. Era nato a Ferrara il 24 gennaio del 1916. Con il suo volto e la sua voce ha segnato anche la storia della televisione.
I funerali si celebreranno lunedì, probabilmente in Campidoglio. Foà era nato a Ferrara in una famiglia di origine ebraica. Durante il periodo universitario si interessa al teatro, frequentando i corsi di recitazione della scuola “Luigi Rasi” sotto la guida di Raffaello Melani. A vent’anni abbandona gli studi e si trasferisce a Roma, dove frequenta per qualche tempo il Centro Sperimentale di Cinematografia. Nel 1938 Arnoldo Foà è costretto a lasciare i corsi presso il Centro Sperimentale di Cinematografia a seguito della promulgazione delle leggi razziali fasciste. Gli viene impedito anche di lavorare e per poterlo fare è costretto a usare nomi fittizi (tra cui “Puccio Gamma); ricopre saltuariamente il ruolo del sostituto di attori malati (in gergo, il “pompiere”), riuscendo a lavorare nelle compagnie più prestigiose: Cervi-Pagnani-Morelli-Stoppa, Ninchi-Barnabò, Adani-Cimara, Maltagliati-Cimara.
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