di Katya Malagnini
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“Scoprire la vita, è come quando improvvisamente t’accorgi di avere qualcosa in mezzo alle gambe: è la prima cotta” :D:D (*solo lui!!)
“Ecco, questa collana è veramente importante per me, la indossavo sempre, è stata uno dei miei simboli”.
Così dicendo, la prende e la infila nello scanner :D per acquisirne l’immagine :D
Ve lo scrivo, per farvi capire, con una frase, chi è Dario Nappa, conosciuto alle cronache mondane con il nome di Master Dee. Quarantun anni, di cui venticinque di storia alla consolle in quasi tutti i locali di tendenza del Friuli Venezia Giulia negli anni novanta e duemila. Carismatico come pochi, in questo periodo si esibisce al “Krepapelle” di Udine, al “Mandracchio” di Trieste, e la domenica, nella suggestiva situazione musicale de “La Dolce Vita” a Manzano (Ud). Ha una storia lunghissima e intensa alle spalle, e molta ancora da scrivere. Per parlare del suo passato, non si affida a fastidiosi elenchi biografici e preferisce fare il narratore, perché ogni dettaglio, è accompagnato da una forte emozione, e lui sottolinea spesso quanto le due cose siano collegate. Ecco che …in un piovoso pomeriggio musicale, inizia a raccontarmi la sua storia. Master Dee è… in quest’occasione, il cantastorie di tutti noi, di emozioni e periodi che quasi tutti in Fvg abbiamo vissuto.
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TERNA FINALE CON SORPRESA- Si palesa la sempre bellissima Claudia Cardinale che consegna i primi allori di serata: ai Perturbazione il premio della sala stampa, a Cristiano De André quello della critica. Giusto così, per entrambi. Poi il nuovo fenomeno belga Stromae tira la volata al rush finale : accompagnato dal reietto Senigallia a cui viene concesso di esibirsi comunque. È un peccato che questa «Prima di andare via» sia stata squalificata: era una delle più delicate del lotto, riportava ai fasti dei migliori Tiromancino, di cui Senigallia fu metà con Federico Zampaglione. Ed arriva la prima grande sorpresa di serata: nella terna finalista Francesco Renga non c’è, mentre sono presenti gli altri due già pronosticati, Renzo Rubino e Arisa. Già, al posto [Leggi tutto…]
Il prossimo 4 marzo al Teatro Strehler debutta RIII ● RICCARDO III, diretto e interpretato da Alessandro Gassmann, il classico di William Shakespeare nella traduzione e adattamento di Vitaliano Trevisan.
Al suo esordio shakespeariano, Alessandro Gassmann porta in scena un Riccardo III che ha il sapore di una fiaba gotica, in cui la critica ha rintracciato rimandi al cinema di Tim Burton e all’horror d’autore, con un linguaggio moderno, diretto ed efficace, che ne esalta forza e bellezza.
Dal 4 al 9 marzo al Teatro Studio Melato, estremi e struggenti tornano al Piccolo i Ricci/Forte, questa volta con il loro spettacolo “cult”, Troia’s Discount, rivisitazione in chiave moderna e dissacratoria dell’episodio dell’Eneide di cui sono protagonisti Eurialo e Niso. Tutt’altro che eroi, i due sono bulli senza storia, sbruffoni implumi alla ricerca della prossima grande occasione, due “ragazzi di vita” di sapore pasoliniano che hanno mancato l’appuntamento con il destino.
Se non lo hai ancora visto, non perdere Celestina laggiù vicino alle concerie in riva al fiume, con la regia di Luca Ronconi, dal testo di Michel Garneau da Fernando de Rojas. Ultime recite al Teatro Strehler (fino al 1° marzo).