Se c’è una storia in grado di raccontare quale sia l’impatto delle specie aliene invasive sugli ecosistemi locali, è quella che finisce con l’affidamento di una tartaruga guscio molle da parte dei Carabinieri Forestali del Nucleo Cites al Parco Natura Viva di Bussolengo. E proprio da lì, parte l’appello: “Non acquistate animali esotici da tenere in casa. Ma se lo fate, consultatevi con un veterinario per capire a cosa state andando incontro. Abbandonarli equivale ad uno dei peggiori crimini che possono essere commessi a danno della natura” avverte Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva.
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Una donna che ha cercato di dar da mangiare a uno squalo è fortunata che abbia ancora una mano. Sì, le ha morso È UNO SQUALO.
Melissa Brunning di Perth, in Australia, era in crociera per una vacanza in barca a Dugong Bay, sulla costa australiana, quando quattro squali tawny ( Nebrius ferrugineus ) nuotarono vicino al retro della barca, secondo quanto riporta Perth Now . Molti dei compagni di Brunning lasciarono pesci nell’acqua vicino agli squali, uno dei quali misurava circa 7 piedi (2 metri) di lunghezza.
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Potreste già averne sentito parlare, perché la notizia era presente nelle più grandi testate internazionali. A quel tempo, le autopsie però non erano ancora state fatte, e la speculazione circa la causa delle morti variava dal riscaldamento globale ai pesticidi.
E anche se ora è stato rivelato che la causa più probabile della morte è stata una insufficienza cardiovascolare acuta, il contenuto del loro stomaco è allarmante, per non dire altro. L’ autopsia ha infatti dimostrato che le 13 balene spiaggiate erano piene di plastica nello stomaco, e questa rappresenta la prova più schiacciante che la plastica che giornalmente produciamo causa la morte di migliaia di animali marini.
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