Morto il ciclista Felice Gimondi
Il mondo dello sport italiano in lutto: è morto Felice Gimondi, corridore degli anni Settanta tra i più grandi della storia del ciclismo. Avrebbe accusato un malore mentre stava facendo un bagno a Giardini Naxos. Aveva 76 anni.
Il mondo del ciclismo e dello sport italiano piange Felice Gimondi. L’ex corridore italiano è morto improvvisamente a 76 anni (ne avrebbe compiuti 77 a settembre). Gimondi, tra i più grandi della storia del ciclismo, avrebbe accusato un malore mentre faceva un bagno nelle acque di Giardini Naxos, in provincia di Messina. Forte in salita e a cronometro e sufficientemente veloce in volata, in 14 anni di professionismo ha vinto tre Giri d’Italia (1967, 1969 e 1976), un Tour de France (1965) e una Vuelta (1968). E’ tra i magnifici sette ad aver vinto tutti i Grandi Giri insieme con Eddy Merckx (di cui fu rivale), Jacques Anquetil, Bernard Hinault, Alberto Contador, Vincenzo Nibali e Chris Froome.
La carriera di Gimondi
Esordì tra i professionisti nel 1965 con la Salvarani, prima di passare alla Bianchi, dove chiuse la carriera nel 1979. Non solo corridore da grandi corse a tappe: Gimondi ha vinto anche molte corse di un giorno, a cominciare dal campionato del mondo su strada del 1973, quando conquistò l’oro a Montjuic dopo l’argento del 1971 a Mendrisio e il bronzo del 1970 a Leicester. E poi diverse classiche Monumento: una Parigi-Roubaix, una Milano-Sanremo e due Giri di Lombardia. Tre volte vincitore del Giro d’Italia, detiene il record di nove podi nella Corsa Rosa, dove vanta anche sette vittorie di tappa. Dopo la vittoria del Tour 1965 dovranno passare 33 anni prima di vedere un altro italiano sul gradino più alto del podio alla Grand Boucle. Quando Marco Pantani arrivò in giallo sui Campi Elisi nel 1998, fu proprio Gimondi ad alzare il braccio del Pirata al cielo. Un’immagine iconica, che resterà per sempre nella storia dello sport italiano.