Corre alla guardia medica per una urgenza ma la dottoressa è ubriaca
Era corsa dalla guardia medica perché stava male: si è ritrovata di fronte la dottoressa, che doveva aiutarla, completamente ubriaca. La vicenda avvenuta a Puos d’Alpago è stata ricostruita ieri in Tribunale a Belluno. Alla sbarra con l’accusa di interruzione di pubblico servizio M. G. G., 51enne nata a Roma, che in quel periodo era in servizio a Puos. La dottoressa ieri non era presente, era rappresentata dall’avvocato d’ufficio Enrico Gandin. In aula di fronte al giudice Elisabetta Scolozzi, sono sfilati i primi testimoni che, rispondendo alle domande del pm Sandra Rossi, hanno raccontato la sorpresa di ritrovarsi di fronte quel medico ubriaco fradicio.
Ha parlato per primo l’appuntato Francesco Andreolla, della stazione dei carabinieri dell’Alpago. Quel giorno intervenne con un collega nella sede della guardia medica di Puos. «Abbiamo identificato la dottoressa - ha raccontato il carabiniere - e abbiamo riscontrato un’assunzione eccessiva di alcol, con difficoltà di espressione verbale e alito vinoso. All’interno della sede c’era aria viziata per il forte odore di alcol e la donna non si reggeva in piedi e si appoggiava ai mobili nella stanza. A quel punto è stato inviato un medico per la sostituzione della dottoressa. Pur facendo fatica a parlare lei ci ha detto che era stanca per il viaggio e che era appena tornata da Roma»