Le micro-alghe del Mediterraneo saranno il carburante del futuro
Le alghe potrebbero diventare il carburante del futuro. Ne sono convinti i ricercatori di un progetto di cooperazione transfrontaliera nel Mediterraneo finanziato dall’Ue, che stanno cercando di rendere le micro-alghe una potenziale alternativa al petrolio. La performance delle microalghe è dieci volte maggiore rispetto ai biocarburanti tradizionali (come olio di colza o di palma), le alghe sono facili da coltivare e crescono velocemente. A differenza della colza inoltre non hanno bisogno di terreno e non sono in competizione con colture alimentari. Il principale vantaggio è proprio il loro limitato impatto ambientale, che esclude un’agricoltura intensiva o l’inquinamento delle falde acquifere. Nonostante questi punti di forza però, riferisce il sito web di Enpi (www.enpi-info.eu), rimangono ancora degli ostacoli all’espansione della produzione di carburante da micro-alghe, rappresentati soprattutto dai costi e dalla necessaria individuazione della tipologia di alga più adatta allo scopo, resistente e facile da coltivare. Il progetto Enpi Med Algae è coordinato dall’Istituto di ricerca per l’agricoltura di Cipro e vi partecipano 12 altri paesi europei, ta cui l’Italia.