Il vino Bordeaux diventa cinese
Chi ha seguito l’evoluzione del mercato del vino in Cina molto probabilmente è rimasto inorridito e perplesso. Vini di tradizione secolare, prodotti dai celebri vigneti del sud-ovest della Francia, sono stati sistematicamente assorbiti dalla grande potenza commerciale cinese. Ma non solo. I cinesi si sono insediati in prossimità dei laghi di Latour, i bacini di Batailley, mari di Segur-e quindi non solo il vino, ma interi vigneti e castelli circostanti … Negli ultimi tre anni hanno acquistato cinque castelli, tra cui di Pomerol Château de Viaud da parte del gruppo cinese dei cereali COFCO.
E c’è di peggio, almeno per gli amanti della denominazione Francité, che ne scatenerà l’ira: i cinesi non solo controlleranno l’intera vite e l’imbottigliamento nei loro nuovi castelli, ma ogni bicchiere che produrranno finirà in Cina.
Quello dell’est asiatico è un mercato vorace: Nel 2010, il mercato del vino in Cina e Hong Kong ha divorato 33,5 milioni di bottiglie di Bordeaux del valore di mezzo miliardo di dollari.
Un personaggio di tutto rilievo in questo commercio è il manager cinese Yao Ming: è lui che ha dominato la “grandeur” francese, sostituendola con quella cinese. Anche le sue misure non scherzano (come si può evincere dalla foto) quindi d’ora in poi non si dirà più che i cinesi sono “piccoli”. E’ stato lui a decidere la riduzione del prezzo all’ingrosso del prestigioso Grand Crus, una riduzione non da poco: si parla del 50%. E i mercati tremano.
Secondo Georges Haushalter, presidente del Consiglio del Vino di Bordeaux: “non dobbiamo scandalizzarci, nel passato sono arrivati gli inglesi, gli olandese, gli irlandesi. I giapponesisono sbarcati 20 anni fa. E ‘logico che i cinesi arrivano oggi”.
Perché sia logico non si sa, ma di sicuro il dado è tratto, e non solo, ma i nuovi proprietari del castello stanno rifacendo le etichette della vecchia scuola per soddisfare i gusti cinesi e rinunciare alla tradizionale rete di intermediari e commercianti.
A Pechino hanno costruito lo Zhang Chateau Laffitte, un duplicato di Château Maisons- Laffitte, monumento del 1650 dell’architetto francese François Mansart sulla Senna solo con un aggiornamento: Zhang ha aggiunto un curatissimo giardino di sculture, due ali e un fossato, copiando il palazzo di Fontainebleau. “Mi è costato 50 milioni di dollari,” ha detto. “Ma è perché abbiamo fatto tanti miglioramenti rispetto all’originale.”
Come raffigura l’immagine di apertura, l’attrazione presenti alla sesta Yantai International Wine Expo è la più grande bottiglia di Bordeaux del mondo, lunga 30 metri, larga otto e pesante tre tonnellate. Chissà di cosa è riempita…