Giuseppe Verdi Forever, omaggio al grande compositore italiano
Continuano le iniziative legate al progetto GIUSEPPE VERDI FOREVER, ideato dall’artista Alessandro Piccinini, con l’esposizione di un mega pannello corale, omaggio al grande compositore italiano, al Teatro dell’Opera di Roma.
In concomitanza alla messa in scena dell’Ernani, opera del compositore di Busseto, diretta dal maestro Riccardo Muti, l’Archivio Storico del Presenteismo presenta, il 27 novembre 2013 p.v., l’istallazione creata per la ricorrenza del bicentenario della nascita del musicista e gia’ esposta presso il centro culturale Gabriella Ferri nell’ambito delle iniziative di Roma Capitale. Tale installazione, sostenuta nel suo sviluppo dalla collaborazione e progettazione dell’artista Emiliano Yuri Paolini, prende vita da 130 mini opere liberamente interpretate da altrettanti artisti italiani e stranieri, tutte di piccolo formato, che spaziano dalle tecniche più tradizionali al graffitismo fino alla Digital Art. Vecchio e nuovo, tradizione e rivisitazione, convivono così nel ventaglio di una varietà di proposte che pur prendendo spunto da una delle figure-simbolo della nostra cultura nazionale si ricollegano all’attualità della sua persistenza nell’ inconscio collettivo. E lo fanno liberamente, nel luogo virtuale di un pretesto che diventa verifica di una presa di coscienza rispetto al rapporto con il circostante. Ciò che ne consegue, al di là di ogni implicazione non è solo un dialogo di varie nazionalità che si incontrano sul fronte neutrale tra le diversità, ma anche e soprattutto un approccio sui generis con le suggestioni della memoria, una memoria che non sia archeologia del vissuto, bensì proiezione di quel vissuto sul palcoscenico dei percorsi plausibili che identificano gli scenari di una ipotetica contemporaneità. Per cui, il fascino del diverso e del familiare riscontrabile in questa scenografia d’insieme, viene anche evocato come una sorta di camminamento tra le atmosfere variopinte che riflettono l’intimismo passionale, l’ardore vitale dell’esistenza e il mistero del rituale.
Una sorta di cammino, secondo Alessandro Piccinini, che va intrapreso con cognizione di causa e conoscenza approfondita del fenomeno ‘Verdi’, per meglio cogliere la drammaturgia proteiforme della trama intimistica del reale e dell’immaginario e per dare una misura e un valore al tempo e allo spazio entro cui l’uomo agisce, sogna e si consuma quotidianamente.
L’opera corale, così definita, non deve essere considerata solo occasionale omaggio al grande compositore ma un riconoscimento, sempre e comunque, alla bellezza dell’armonia assoluta che, come una composizione maestosa di note musicali comunichi anche l’importanza della creatività collettiva. L’evento si avvale, oltre che del testo critico di Laura Turco Liveri, curatrice del catalogo online, anche della pubblicazione Giuseppe Verdi: Flussi di scambio tra musica e letteratura della storica dell’arte Anna Iozzino e del testo Tutto Verdi: di tutto di più del critico d’arte Emidio Di Carlo.