Lattuga Ranina — Potamogeton crispus
È una pianta perenne sommersa, provvista di un lungo rizoma molto ramificato. I fusti raggiungono i 2 m di lunghezza, sono ramificati e un po’ schiacciati, di sezione quadrangolare. Le foglie sono bislunghe, talvolta lineari, lanceolate, addossate allo stelo e semiabbraccianti. Esse sono fortemente ondulate, spesso dentate, di un verde chiaro che volge talvolta al bruno e al porpora. L’intensità del colore verde varia secondo la profondità e la qualità della luce ricevuta. Le spighe fiorali sono corte, spesse e pauciflore. Gli acheni terminano con un lungo becco. Durante i mesi estivi, si osserva all’estremità dei fusti la comparsa di germi invernali che sono veri e propri bulbilli. Si tratta di formazioni corte, spesse, cornee, formate da larghe foglie strettamente addossate le une sopra le altre, di aspetto vetroso. Questi ibernacoli si separano facilmente dalla pianta madre e se ne possono spesso vedere grandi quantità accumulate sulle rive degli stagni e delle pozze. Questa pianta vive nelle acque stagnanti o a corso lento, di preferenza ricche di materie azotate, talvolta perfino a 10 m di profondità. È .una pianta delle regioni temperate e tropicali, frequente in tutta l’Europa, in Africa, in America del Nord e in Australia, ma manca in America del Sud. La lattuga ranina arricchisce l’acqua di ossigeno e costituisce il ricovero preferito delle trote. I ciprinidi e i gamberi se ne nutrono volentieri.