Sabato 26 luglio 2014, h. 21.00, tornerà in scena allo Sferisterio la storica Traviata che, da 22 anni, continua a conquistare pubblico e critica di tutto il mondo con la regia di Henning Brockhaus, le scenografie di Josef Svoboda, i costumi di Giancarlo Colis, le coreografie di Valentina Escobar, le luci dello stesso regista e di Fabrizio Gobbi. Sul podio Speranza Scappucci che dirigerà l’Orchestra Regionale delle Marche. In scena: Jessica Nuccio (Violetta), Antonio Gandìa (Alfredo), e Simone Piazzola (Giorgio Germont) nei ruoli principali. Completano la Compagnia di canto: Elisabetta Martorana (Flora), Murielle Tomao (Annina), Pietro Picone (Gastone), Alessandro Battiato (il Barone Duphol), Andrea Pistolesi (Marchese d’Obigny), Giacomo Medici (il dottor Grenvil), Alessandro Pucci (Giuseppe), Gianni Paci (un domestico)e Roberto Gattei (Un commissionario) .
La regia è basata sulla dimensione onirica e voyeristica, in cui tutti i personaggi e lo stesso pubblico potranno rispecchiarsi grazie allo specchio, elemento portante assieme ai tappeti dipinti della scenografia, creando una visione tridimensionale, epica, che osserva il divenire e la trasformazione dei sentimenti e dell’azione. I figuranti costruiranno la scena davanti agli spettatori ed essi stessi, durante la morte di Violetta, diverranno protagonisti assieme a lei, assistendo alla straziante pagina verdiana con razionalità e commozione al tempo stesso. Le coreografie, immerse nella dimensione onirica e poetica nascono dalla ricerca di un’ armonia tra la musica e la passione verdiana per il mondo spagnolo e l’affascinante, erotico flamenco senza tralasciare dei richiami alla “sevilliana” che precede la prima danza delle zingarelle ed al tango- flamenco dopo l’arrivo di Alfredo, durante il gioco delle carte. I movimenti mimici dei figuranti, creati dalla stessa coreografa, si propongono sensuali, eleganti, poetici come la musica verdiana, senza cadere nella scontata e poco teatrale volgarità fine a se stessa.
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