dal 17 al 22 dicembre
La bella addormentata
Compositore: Pëtr Il’ič Čajkovskij
Coreografia: Nancho Duato
Librettista: Nancho Duato da Ivan Vševoložskij
Prima rappresentazione: 1890 San Pietroburgo, Teatro Mariinskij
Il Teatro Regio di Torino presenta lo Staatsballett Berlin, al suo debutto in Italia, interprete de La bella addormentata, uno dei balletti più famosi composti da Petr Ilic di Cajkovskij.
Coreografia e regia sono firmate dallo spagnolo Nacho Duato, direttore artistico della compagnia. Le delicate melodie del compositore russo saranno eseguite dall’Orchestra del Teatro Regio sotto la guida di Pedro Alcalde. La compagnia berlinese presenta un allestimento elegante e suggestivo, che mette in luce gli aspetti romantici del celebre balletto di Cajkovskij. Tra le étoiles dello Staatsballett Berlin: Iana Salenko nella parte di Aurora e Marian Walter nel ruolo del principe Désiré. Scene e costumi sono di Angelina Atlagić, le luci di Brad Fields. Partner per questa produzione è IREN, socio fondatore del Teatro Regio.
Il soggetto della Bella addormentata del coreografo Nacho Duato, presentata dal Balletto dell’Opera di Berlino, è ispirato liberamente – come l’originale di Marius Petipa del 1890 – alla famosa fiaba di Charles Perrault della fine del ’600. Un re e una regina antichi festeggiano la nascita della figlia Aurora: al battesimo intervengono tutte le fate del paese portando doni e auguri (in danza, ovviamente); ma una è stata dimenticata, la malefica Carabosse, che arriva inattesa minacciando vendetta per l’affronto: la principessina crescerà, ma un giorno si pungerà un dito e morrà. La buona Fata dei Lillà corregge il tiro: non morirà, ma dormirà per cent’anni. Il re fa proibire qualsiasi ago nel suo regno. Sedici anni dopo, si festeggia a corte il compleanno della principessa, che danza splendente tra cavalieri e dame. Una strana vecchia le porge dei fiori con uno spillone nascosto; è Carabosse. Aurora si punge e cade priva di sensi; la Fata dei Lillà avvolge tutto il palazzo d’un sonno profondo.
Cent’anni dopo, un principe (Désiré) a caccia nei boschi ha una visione della bella destinata al suo amore; la buona fata lo guida al palazzo addormentato, lui bacia la fanciulla e tutto torna alla vita. Seguono le dovute nozze a corte. Nella festa, danzano personaggi di altre fiabe di Perrault: Cenerentola, Cappuccetto Rosso, Florina e l’Uccello Blu, il Gatto con gli Stivali, ecc. Un passo a due luminoso dei due giovani sposi conclude nella bellezza e nella gioia la vicenda e il balletto.
Con la Bella addormentata, il coreografo Marius Petipa, attivo alla fine dell’Ottocento al Teatro Imperiale Mariinskij di San Pietroburgo, realizza compiutamente l’ideale e definisce lo stile, la struttura formale e i caratteri del cosiddetto “balletto classico” (meglio sarebbe dire tardo-romantico su base tecnica classico-accademica). La sintesi russa delle scuole italiana e francese si invera in un’opera che – ben al di là del soggetto fiabesco che offre solo una esteriore struttura teatrale – è un capolavoro puramente coreografico di bellezza e inventiva e musicalità incomparabili, giunti fino a noi, attraverso l’epoca sovietica e la successiva diffusione nel repertorio mondiale, in una sorta di complessa accumulazione tecnica e stilistica riconosciuta e riconoscibile. Non è tale “originale” che vedremo al Regio, ma una nuova coreografia costruita entro la struttura originale; ovviamente, sulla partitura di Čaikovskij ammirata anche da Stravinskij come capolavoro “sinfonico” di musica per balletto.
Spagnolo di Valencia, 60 anni, Nacho Duato è stato, come danzatore, splendido interprete di Jiří Kylián al Nederlands Dans Theater. Come coreografo, si è imposto per una sua visione originale e talvolta trasgressiva di un genere di “balletto moderno”
Teatro Regio
Piazza Castello, 215
10124 Torino, Italia
http://www.teatroregio.torino.it/