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Su invito del Sultanato di Oman la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe “Verdi” di Trieste in tournée a Muscat con Macbeth inaugura la stagione teatrale 2014-15 della prestigosa Royal Opera House in Oman

In questi giorni il Teatro Verdi è impegnato nelle prove preparatorie di un evento molto prestigioso: la tournée a Muscat, capitale del Sultanato dell’ Oman, dove alla Royal Opera House tra il 18 e il 22 settembre sarà protagonista di tre recite dell’ opera verdiana Macbeth e il 21 settembre di un concerto lirico sinfonico.
La trasferta del “Verdi” riguarda 150 persone di organico tra masse artistiche, tecnici, staff dirigenziale e compagnia di canto che da Trieste si trasferiscono in Oman ospiti di una struttura teatrale all’avanguardia. La Royal Opera House è nata per volontà del Sultano Qaboos bin Said al Said, gran estimatore della cultura musicale europea ed interessato a competere con le più prestigiose istituzioni teatrali e ad imporre a livello internazionale il nuovo Teatro dell’Opera come il più tecnologico al mondo.
“La tournée risponde alla vocazione internazionale del Teatro Lirico triestino - sottolinea il Sovrintendente e direttore artistico Claudio Orazi - che anche quest’ anno (come recentemente in Corea), è protagonista di eventi di grande respiro e contribuisce a portare il patrimonio operistico nel mondo come esempio del Made in Italy. Da qui la scelta del “Verdi”di privilegiare opere del grande repertorio lirico italiano che si sposa con la volontà di creare una cooperazione integrata con altri teatri d’opera ed istituzioni musicali nazionali ed internazionali. Prova ne è questa prestigiosa collaborazione che contribuirà ad aprire nuovi scenari per il mercato internazionale della cultura in un Paese come l’Oman che, con il suo nuovissimo Teatro, si pone come centro tra i piu’ attivi nella regione araba per scambi culturali ai massimi livelli.”

Con le tre recite di Macbeth i complessi artistici triestini inaugureranno la Stagione 2014-15 del Teatro dell’Opera di Muscat che si vanta con orgoglio di ospitare i più prestigiosi complessi artistici del mondo. L’opera sarà eseguita, sotto la direzione del M° Donato Renzetti, dall’Orchestra e dal Coro del Teatro Verdi (quest’ultimo preparato dal M° Paolo Vero). Nella compagnia di canto figurano grandi interpreti: Michael Chiodi (Macbeth), Csilla Boross (Lady Macbeth), Giorgio Giuseppini (Banco) Luciano Ganci (Macduff) e inoltre, Saverio Fiore, Maria Cioppi, Gabriele Ribis, Christian Starinieri. L’allestimento, di forte impatto visivo, ha conseguito il Premio Abbiati 2013 da parte dei critici musicali italiani assegnato a Benito Leonori per la ricostruzione delle scene del celebre scenografo Josef Svoboda. Il pubblico triestino ha potuto ammirare questo allestimento nell’ambito dell’offerta lirica della Stagione 2013. I costumi sono di Nana’ Cecchi e la regia, che è di Henning Brockhaus, è improntata al massimo rispetto del genio svobodiano che fu anticipatore nell’uso dei materiali scenici e delle luci tutt’ora moderne e tuttora innovative, in costante magico rapporto con la drammaturgia musicale. Da un punto di vista musicale, canoro e drammaturgico, Macbeth è l’opera più sorprendente che Verdi abbia mai scritto. Siamo in pieno dramma di una tipica coppia criminale con tutte le sue implicazioni psicanalitiche, le regressioni, i complessi di colpa; è il dramma di due solitudini che non si incontrano. La solitudine di Lady Macbeth affonda nel vuoto della follia; quella di Macbeth nel vuoto di un’ autodistruzione progressiva. Dramma della coscienza e della psicologia del potere, ma non dramma d’amore, nell’opera c’è anche lo spazio per la dimensione corale, con la partecipazione del popolo: il famoso canto “Patria oppressa” fu simbolo del Risorgimento come il “Va pensiero” per poi assumere anch’esso un significato più ampio, universale, il senso più generale di “sofferenza umana universale” che è diverso dal dolore per la patria perduta.
Il 21 settembre, inserito tra le recite di Macbeth, sarà eseguito un concerto sinfonico in cui figurano musiche di Rossini, Verdi e Puccini. Affidato alla bacchetta del M° Francesco Quattrocchi nell’ambito della programmazione dedicata alle famiglie e denominata Family Concert, il concerto vede la partecipazione dell’Orchestra e del Coro del Verdi e di un quartetto di canto formato da Luciano Ganci ( tenore), Isabelle Kabatu (soprano), Maria Cioppi(mezzosoprano) e dai baritoni Carmelo Corrado Caruso, Christian Starinieri e Gabriele Ribis. Saranno eseguite alcune tra le più famose arie del Corsaro, Trovatore, Madama Butterfly, Rigoletto e Guglielmo Tell.

Anche questo appuntamento si terrà nella sala dell’Opera House di Muscat che con la sua imponente struttura da 1100 posti, dotata di una tecnologia interattiva multimediale assolutamente innovativa, è destinata a diventare nelle intenzioni dello sceicco uno dei principali centri culturali nel Golfo Persico, poichè Muscat sarà l’unica città in tutta la regione a poter vantare la presenza di una Opera House.