di Maria Luisa Runti
RAGNATELE
Il tempo tesse
le sue trame
con ragnatele di lacrime
e gonfi ragni neri
annientano
inermi formiche.
PIOVRE
Gigantesche piovre
tendono
i loro uncinati tentacoli
per stritolare
le piccole bestie umane.
Lapidi e ricordi.
BIMBO
In me
c’era un bimbo piccino.
Non aveva nome
si chiamava “amore”.
Me lo portarono via.
Rimasi sola.
ALPI GIULIE
Un lago, piccolo complice amico,
incastonato fra le Alpi Giulie,
in terra di Slovenia.
Là, più volte, trascorremmo
le stagioni
del nostro amore.
Folaghe, trote
e vette innevate
ci erano amiche silenti.
Solo il frusciare delle foglie
ed il gorgoglio delle acque
si facevano udire.
Di altro non ci curavamo.
Un abbraccio senza fine.
Il pescatore stanco
e la sua Musa,
avvolti dalle ombre della sera,
prima della quieta luna.
CANNA DI BAMBU’
Anni fuggiti, bruciati, violentati, vissuti.
Come una canna di bambù,
ho sfiorato il terreno fradicio e melmoso
piegata dalle sferzate delle intemperie.
Sfocato, qualche barlume di luce.
MARIA LUISA RUNTI
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