“Un pittore di nome Leonor”: Corrado Premuda racconta la Trieste di Leonor Fini
L’infanzia e la giovinezza di Leonor Fini, artista italiana nata a Buenos Aires e cresciuta a Trieste nei primi anni del Novecento, diventano un romanzo biografico scritto da Corrado Premuda e illustrato da Andrea Guerzoni. “Un pittore di nome Leonor. Da Trieste a Parigi: la scatenata gioventù di Leonor Fini” (Editoriale Scienza - Giunti) ci regala il ritratto di una ragazzina sognatrice e curiosa, e dell’affascinante città dov’è cresciuta, crocevia di lingue, culture e religioni differenti.
Leonor è una bambina contesa: suo padre tenta di rapirla per riportarla in Argentina, mentre la madre, che la vuole con sé a Trieste, la rende irriconoscibile travestendola da maschietto. Curiosa ed egocentrica, cresce in mezzo agli adulti, esplorando con sfrontatezza il loro mondo; affezionatissima al suo gatto Cioci, con cui condivide il carattere libero, scostante e al contempo bisognoso d’affetto, ama inventare storie strampalate e, soprattutto, disegnare. A quattro anni e mezzo vince un concorso con un’opera decisamente bizzarra: una gallina che, deposto un uovo in padella, lo cucina alla fiamma! Ribelle verso tutto ciò che le è incomprensibile o che gli altri considerano proibito, viene espulsa più volte da scuola, racconta di essere la figlia di “Sua Maestà il Gatto”, si intrufola in una camera mortuaria. Decisa a diventare pittrice, si oppone alla volontà dello zio che la vorrebbe avvocato.
Da ragazza frequenta la casa dello scrittore Italo Svevo e i suoi amici più stretti sono Bobi Bazlen, Gillo Dorfles e Arturo Nathan. A soli diciassette anni espone in una mostra collettiva a Trieste, mentre appena ventenne parte per Milano, chiamata a ritrarre la famiglia di un ministro. Qui si scontra con pregiudizi che rendono difficile, per una donna, conquistare credibilità nel campo dell’arte. Determinata com’è, riesce comunque a introdursi nell’ambiente e a conoscere pittori come Giorgio De Chirico, Mario Sironi e Achille Funi, fino a esporre in una mostra tutta sua.
Il rientro a Trieste è solo temporaneo: Leonor è ormai pronta a tentare la carta della fortuna a Parigi, la città che più di ogni altra attrae gli artisti. Parte portando con sé l’amore per i gatti, per i travestimenti, per il mistero e, naturalmente, la voglia di stupire.
Il libro, adatto a lettori grandi e piccoli, verrà presentato a Bologna in marzo in occasione della cinquantunesima edizione della Fiera del Libro per Ragazzi.
Corrado Premuda, scrittore e giornalista, è autore di romanzi, racconti, saggi, testi teatrali e radiofonici nonché di cataloghi d’arte. Ha pubblicato “Un racconto di frammenti” (2000), “Intrusioni” (2004), “Sazrijevanje” (2010), “Felici e contente” (2013) ed ha tradotto e curato “Murmur. Fiaba per bambini pelosi” (2014) di Leonor Fini. Da anni si occupa di quest’artista con articoli, saggi, conferenze ed il documentario “Mais où est Leonor?” (2009).
http://www.editorialescienza.it/it/libro/un-pittore-di-nome-leonor.htm
http://www.giunti.it/libri/ragazzi/un-pittore-di-nome-leonor/