Dal 6 settembre 2014 al 6 gennaio 2015
Palazzo Mocenigo, Venezia
La famiglia Storp, fondatrice nel 1911 a Monaco di Baviera della Drom Fragrances, ha raccolto con competenza e passione, per generazioni, una rarissima collezione di flaconi e contenitori per profumi che conta oggi oltre tremila pezzi e sei millenni di storia.
La Fondazione Musei Civici di Venezia, con la collaborazione di MAVIVE e della casa essenziera tedesca Drom, presenta Little Big Things, una significativa selezione dei capolavori della Collezione Storp che dal 6 settembre 2014 al 6 gennaio 2015 caratterizzerà l’inedita proposta museografica inerente la storia del profumo e delle essenze del rinnovato Museo di Palazzo Mocenigo – Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, in cui una nuova sezione dedicata sta a testimoniare Il ruolo fondamentale di Venezia nella tradizione estetica e imprenditoriale del profumo.
Opere d’arte esclusive, che celebrano un’arte antichissima diffusasi dal Medio Oriente in Grecia e a Roma per raggiungere Venezia al tempo delle Crociate, sono al centro della mostra che valorizza una produzione manufatturiera di alto significato storico.
Nella magica cornice di Palazzo Mocenigo le 4 sezioni tematiche della Collezione, rappresentative di tutte le epoche, spaziano dai rarissimi pezzi antichi, come il vaso portaolio in terracotta egiziano del III/II sec. a.C., i flaconi e scrigni in vetro, porcellana e biscuits datati dal XVI al XIX secolo, fino allo straordinario Flacone in vetro satinato realizzato su design di Salvador Dalì e alle più note creazioni delle maggiori case essenziere e di profumo moderne.
Cinque sale dedicate al profumo, perfettamente integrate nelle suggestioni espositive di tutto il museo, strumenti multimediali ed esperienze sensoriali si alternano in un inedito percorso di informazione, emozione, approfondimento.
Un video illustra il ruolo di Venezia nella storia del profumo, una sala evoca il laboratorio di un profumiere cinquecentesco (muschiere). Sono esposti e si illustrano materie prime e procedimenti, mentre una mappa olfattiva descrive le “Vie delle Spezie” percorse dagli antichi veneziani.
Viene presentata poi una straordinaria collezione di flaconi e boccette porta-profumo della ditta tedesca Drom, comprendente diversi materiali databili dal medioevo ai giorni nostri, concessa per l’occasione in deposito a lungo termine al museo. Infine, la visita si conclude con la possibilità di sperimentare, attraverso alcune stazioni olfattive, le grandi “famiglie olfattive” dalle quali nascono tutti i profumi.
Testimoni “fragili” della storia del costume dell’umanità, le preziose opere della Collezione Storp che compongono l’esposizione Little Big Things, sapranno certamente affascinare il visitatore grazie alla loro evocativa forza d’ispirazione, che si esprime in quattro sezioni principali: Drom fragrances ha incaricato 7 noti profumieri che hanno lavorato per realizzare un’allegoria olfattiva dedicata ai temi del Divino, dell’Amore, della Protezione, dell’Identità.
In ogni sezione il visitatore potrà dunque “sentire” il profumo che interpreta un flacone emblematico eletto a simbolo del tema rappresentato.
IL DIVINO
In questa sezione sono esposti alcuni pezzi eccezionali dell’Antichità e dell’era pre-classica, illustrati utilizzando note figure della Mitologia, fonte d’ispirazione per le più affermate marche di profumi e un’allegoria di angeli, cherubini e putti.
L’AMORE
Rappresenta il soggetto più classico e imprescindibile dall’Illuminismo fino all’epoca contemporanea.
In particolare durante il “Secolo dei Lumi” i profumi e i loro contenitori diventano “complici” della seduzione, del linguaggio amoroso e della galanteria. Durante la rivoluzione industriale, a metà del XIX secolo, le marche rivaleggiano in fantasia per ritrarlo fino ad arrivare ai nostri giorni, dove l’amore vibra in risonanza con tutte le sue forme passate.
I visitatori avranno il raro privilegio di scoprire i migliori pezzi della marca di profumi Worth che raccontano l’emozionante storia dell’Amore nella sua forma più poetica.
LA PROTEZIONE
La crescente diffusione del cristianesimo nel Medioevo segna una diminuzione nell’uso profano dei profumi in Occidente. La popolazione ha timore di bere acqua e delle possibili epidemie: il profumo si trasforma perciò in un elisir protettivo, ad uso medicinale; mentre i contenitori in materiali preziosi s’indossano come gioielli alla cintura e come ciondoli al collo.
Nei secoli XIX e XX, si continuerà a interpretare questo tema, pur allontanandosi dal suo significato originario ed esaltandolo in un’illustrazione simbolica più cupa o al contrario più frivola.
L’IDENTITÀ
Il profumo ed il suo contenitore diventano il modo più ovvio per una persona di esprimere la propria individualità. Con lo sviluppo della profumeria di nicchia, l’espressione della propria personalità ed il desiderio di differenziarsi sono di moda fin dal secolo XVIII. In quest’epoca, l’espositore “Cave à Parfums” consente di creare i propri profumi nel segreto del salotto. Questa tendenza continuerà nel XX secolo e porterà alla nascita dei profumi legati alle firme degli stilisti.
Paul Poiret è stato il precursore di questo nuovo genere, creando un profumo come accessorio della sua collezione di moda. Negli anni ‘80, anche i gioiellieri hanno iniziato a interpretare questa nuova rivendicazione dell’individualità nelle loro nuove creazioni.
Il visitatore potrà scoprire, in una vetrina speciale dedicata a Elsa Schiapparelli, come la sublimazione del dolore possa aprire le porte alla creazione e al successo. Elsa, dopo le sofferenze patite durante la sua infanzia, ha saputo offrire ai suoi clienti una visione audace, utopista della bellezza.
L’ingresso alla mostra è consentito con l’orario e il biglietto del museo
A cura di Chiara Squarcina
In collaborazione con Drom Fragrances e MAVIVE SpA
Direzione scientifica Gabriella Belli
http://mocenigo.visitmuve.it/it/mostre/mostre-in-corso/flaconi-collezione-storp/2014/01/7459/little-big-things/