7 agosto 2018
ANELANTE
di Flavia Mastrella e Antonio Rezza
con Antonio Rezza e con Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara Perrini, Enzo di Norscia
(mai) scritto da Antonio Rezza
un Habitat di Flavia Mastrella
collaborazione all’ispirazione Massimo Camilli
disegno luci Mattia Vigo
rielaborato da Daria Grispino
organizzazione Stefania Salterelli
macchinista Andrea Zanarini
una produzione RezzaMastrella - Fondazione Teatro Piemonte Europa - TSI La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello
Leoni d’oro per il teatro 2018, e leoni nello spazio teatrale – habitat, come lo chiamano loro – che la visionarietà di Mastrella ogni volta sa creare; un circo in cui il corpo logorroico e le parole acrobatiche di Rezza ci trascinano. Questa volta gli interpreti sono cinque: si sovrastano, collaborano, si ignorano, lottano. Così come le parole sono frammenti isolati di un flusso di coscienza, pure i corpi si spezzano: le singole parti si rivelano burattini autonomi, anche grazie alla scena-teatrino (s)componibile che incessantemente muta sotto i nostri occhi. L’habitat prende una forma, per subito scomporsi in un’altra, ed è parte attiva nel confronto tra corpi e parole. Per tutta la durata, Anelante è un vortice di ossessioni freudiane e nevrosi acrobatiche; di rimossi del contemporaneo che ritornano e si piazzano al centro della scena; un flusso di associazioni libere che ci racconta qualcosa, anche di noi, se accettiamo di armarci dello sguardo che gli autori ci suggeriscono, non ci impongono. Se ci fidiamo di loro, l’anarchia degli autori diviene la nostra, e lasciando la sala ci scopriamo padroni di scegliere come e se ricomporre quello che abbiamo visto e ascoltato.
“In uno spazio privo di volume, il muro piatto chiude alla vista la carne rituale che esplode e si ribella. Non c’è dialogo per chi si parla sotto. Un matematico scrive a voce alta, un lettore parla mentre legge e non capisce ciò che legge ma solo ciò che dice. Con la saggezza senile l’adolescente, completamente in contrasto col buon senso, sguazza nel recinto circondato dalle cospirazioni. Spia, senza essere visto, personaggi che in piena vita si lasciano trasportare dagli eventi, perdizione e delirio lungo il muro. Il silenzio della morte contro l’oratoria patologica, un contrasto tra rumori, graffi e parole risonanti. Il suono stravolge il rimasuglio di un concetto e lo depaupera. Spazio alla logorrea, dissenteria della bocca in avaria, scarico intestinale dalla parte meno congeniale”.
Antonio Rezza e Flavia Mastrella
Teatro al Castello “Tito Gobbi”
ore 21.00
Bassano del Grappa
Biglietteria Operaestate Festival
Via Vendramini 35,
Bassano del Grappa
tel. 0424 524214 – 0424 519811
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