dal 6 maggio al 25 giugno 2017
Paolini Villani, la “Compagnia veneziana delle Indie”
100 anni di lavorazione delle droghe, delle spezie e dei coloniali tra Venezia, Mestre e Porto Marghera
In occasione del centenario dalla stipula della convenzione del 23 luglio 1917 da cui prese il via il nuovo porto e la nuova zona industriale di Porto Marghera, si è presentata la circostanza unica di realizzare un libro e una mostra tematica che trattano le vicende dei cento anni di storia di un’impresa, la Paolini Villani & C. – produttrice di droghe, spezie, coloniali ed insetticidi, e per oltre per mezzo secolo concessionaria in esclusiva del thè Lipton in Italia – che per le sue vicende può considerarsi un esempio significativo di questo grande insediamento industriale, azienda di respiro nazionale e internazionale, concorrente diretta di grandi ditte come la Bertolini.
Con il mio archivio personale e quello familiare e aziendale di Alvise Zoppolato, ultimo rappresentante della società, che fu costituita a Venezia nel 1892 e che chiuse 25 anni fa a Porto Marghera, è stato possibile ricostruire, dopo una ricerca durata tre anni, la storia centenaria dell’azienda fin dalla fondazione, quando ancora si chiamava Paolini & C°. Moltissimi i materiali che saranno presentati, originali e inediti, tra i quali rari documenti, le pubblicità, i ricettari, i listini, i marchi, le etichette, i brevetti, le azioni, il libro matricola, il packaging, le foto e i filmati con le macchine in funzione, fino alla pubblicità cinematografica e televisiva (Tic-Tac, Break, Cinemondo), salvati e digitalizzati. Il visitatore avrà la sensazione di vivere l’azienda come se ci capitasse dentro, ancora in attività, tanto da poterne osservare l’ufficio dell’amministratore, ricomposto con i mobili d’epoca, e alcuni strumenti come il dittafono e l’orologio marca-tempo, assieme ad alcuni attrezzi di lavorazione.
Una sezione della mostra comprende materiali inediti della Lipton, alcuni eccezionali, come la medaglia del primo premio nominativo per la categoria thè, conquistata dalla Lipton Ltd all’Expo di Parigi nel 1900, o fotografie originali di Sir Thomas Lipton, il più grande dei droghieri, che ha segnato la storia della categoria tra Ottocento e Novecento.
La mostra, per la prima volta, ricostruisce con metodo la storia di un’azienda di Porto Marghera partendo dall’archivio aziendale, dai documenti d’archivio consultati in diverse città italiane, fino ai prodotti e ai mezzi per produrli e diffonderli. Lo sforzo di trovare queste tracce e questi materiali è stato notevole, ripagato da numerose scoperte e ritrovamenti. Sono presenti dei disegni in originale dello stabilimento di Mestre, dall’Archivio del Comune di Venezia, Municipio di Mestre, e quelle a stabilimento ultimato provenienti dall’I.R.E. Venezia, (©Fondo Fotografico Tommaso Filippi); vengono altresì presentati per la prima volta inediti Filippi dall’Archivio Zoppolato. Fondamentale anche il costante contributo alla ricerca da parte dell’Archivio della Camera di Commercio di Venezia.
Le nostre nonne conoscevano bene i marchi della Paolini Villani: come l’Ovocrema, poi diventata Orocrema, l’insetticida “Sterminio”, la Droga Combinata Paolini, apprezzatissima per la lavorazione delle carni e per insaporire i cibi. E poi il Lievito Paolini, le spezie regionali, le gelatine, i preparati per brodo, il cioccolato Fast e tanti altri prodotti ancora. Da ricordare il famoso “Budino dei Dogi”, basato su un’antichissima preparazione. Come racconta il ricettario aziendale, “da documenti poco noti, conservati ai Frari nell’Archivio di Stato di Venezia, risulta che, fin dal 1670, il pasticcere Andrea Vianello preparasse quotidianamente al doge un dolce particolare, la cui ricetta, trasmessa per molti anni di padre in figlio, fu ripresa dalla Paolini Villani”. Questo fatto, e lo stretto legame con Venezia dei protagonisti che fondarono la compagnia, consapevoli di essere eredi di una tradizione millenaria, ma anche precursori di tendenze – con il loro radicamento a Mestre e Porto Marghera, ma sempre con lo sguardo alla merce che arrivava via nave da luoghi esotici e lontani – ci ha spinto a coniare l’appellativo di “Droghieri dei Dogi”.
E se i “Droghieri dei Dogi” hanno saputo affermare una rotta, consolidando nell’arco di un secolo un business con prodotti provenienti soprattutto dalle terre d’Oltremare, la Paolini Villani, a maggior ragione, può essere ricordata come la “Compagnia Veneziana delle Indie”.
Autori del libro edito da Il Poligrafo di Padova che porta lo stesso titolo della mostra, oltre il sottoscritto: Giorgio Roverato, dell’Università di Padova, Silvana Alessandrini e Alvise Zoppolato.
Massimo Orlandini
venerdì 12 maggio, ore 17.30
presentazione del libro
Paolini Villani, la “Compagnia veneziana delle Indie”.
100 anni di lavorazione delle droghe, delle spezie e dei coloniali tra Venezia, Mestre e Porto Marghera (Il Poligrafo di Padova, 2017)
di Massimo Orlandini,
Prefazione di Giorgio Roverato con un testo di Silvana Alessandrini e Alvise Zoppolato
Intervengono gli autori, Edoardo Pittalis e Andrea Tomasetig
sala conferenze quarto piano
Ingresso libero
giovedì 18 e 25 maggio, ore 17.30
Introduzione alla mostra Paolini Villani, la “Compagnia veneziana delle Indie”
a seguire visita guidata
sala seminariale primo piano
Ingresso libero
mercoledì 7 giugno, ore 17.00
La pista degli elefanti(Elephant Walk, USA, 1954, 99′)
di William Dieterle
mercoledì 14 giugno, ore 17.00
La casa da tè alla luna d’agosto (The Teahouse of the August Moon, USA, 1956, 122′)
di Daniel Mann
sala conferenze quarto piano
Ingresso libero
Comune di Venezia - Centro Culturale Candiani
Piazzale Luigi Candiani, 7
30174 Venezia - Mestre
www.centroculturalecandiani.it
t. +39 041 2386126
candiani@comune.venezia.it
orario: dal mercoledì alla domenica dalle ore 16.00 alle 20.00
aperture straordinarie: 12, 18, 25 maggio fino alle 20.30
area espositiva terzo piano
Ingresso libero