Primo appuntamento della nuova stagione Tra jazz e nuove musiche 2014/15
Lunedì 29 settembre 2014
Studio 2 RSI, Lugano/Besso – ore 21.00
Paolo Fresu tromba e flicorno
Claudio Pontiggia composizione, direzione, voce, cajon
Geoffroy Tamisier tromba
Robert Bonisolo sax soprano e tenore
Olivier Picon corno
Alan Rusconi sax soprano e tenore
Irene Ferrarese arpe
Luigi Chiofalo chitarra elettrica / synt
Giuliano Ros basso elettrico
Alessandro Nespoli batteria
Giugno 2012: davanti ad una platea di oltre 500 spettatori LABOttega suona a Campione d’Italia con un ospite d’eccezione che non ha bisogno di molte presentazioni, Paolo Fresu.
Da tempo Claudio Pontiggia, creatore nel 2007 del Laboratorio di Improvvisazione Musicale LABOttega, arrangiatore per il gruppo, compositore e perno del progetto, desiderava offrire ai musicisti che lo avevano accompagnato nell’avventura musicale per tanti anni, un momento speciale, importante ed unico e sostenerlo con serietà e passione.
Il progetto LABOttega incontra Paolo Fresu immortalato nel CD uscito quest’anno per l’etichetta elvetica Brambus è una raccolta di arrangiamenti e composizioni dei due titolari, ricco di momenti di forte impatto emotivo. Il lavoro ha già ricevuto diverse ottime recensioni, tra l’altro su Jazz podium, Jazz’n More, Stereoplay, Concerto.
Paolo Fresu è nato a Berchidda, Sardegna, nel 1961. Dopo aver suonato nella locale banda musicale e dopo varie esperienze nell’ambito della musica leggera, inizia ad interessarsi al jazz. Si iscrive al Conservatorio di Cagliari, segue i seminari di Siena Jazz e nel 1982 lavora alla RAI sotto la direzione di Bruno Tommaso. Due anni dopo vince il referendum di Musica Jazz per il nuovo miglior talento. Il 1990 è l’anno della consacrazione: è nominato miglior musicista italiano, il suo Quintetto miglior gruppo, mentre il cd Live in Montpellier è votato miglior disco dell’anno.
Oggi Fresu è il jazzista italiano più acclamato a livello internazionale. Impossibile elencare tutti i progetti da leader cui ha dato vita: ricordiamo tra questi lo storico quintetto “italiano” (il gruppo che appunto l’ha rivelato al pubblico), i quartetti Angel e Devil, gli incontri con Uri Caine, Carla Bley e Steve Swallow, il trio con Richard Galliano e lo svedese Jan Lundgren, nonché collaborazioni con personalità diverse come quelle di Antonello Salis, Dhafer Youssef, Omar Sosa, Trilok Gurtu o Eivind Aarset.
Claudio Pontiggia, nato nel 1963 a Lugano, condivide con Paolo Fresu gli esordi in bande e gruppi da ballo. Dopo le prime esperienze in seno alla Civica Filarmonica di Lugano, studia il corno con William Bilenko e poi con Josef Molnar a Losanna. Si diploma nel 1982 ed inizia un’attività diversificata: collaborazioni con l’Orchestre de Chambre de Lausanne, l’Orchestre de la Suisse Romande, l’Orchestra della Svizzera Italiana, didatta ai Conservatori di Friburgo e Sion, ma ancora musicista in orchestre da ballo assieme ad altri giovani alla ricerca d’identità.
Parallelamente sviluppa un grande interesse per il jazz e le musiche d’improvvisazione, lavora con numerosi con gruppi romandi e dal 1988 propone progetti personali: il primo con il noto contrabbassista svedese Palle Danielsson. Seguono collaborazioni di prestigio con il compianto Giorgio Gaslini, con un altro contrabbassista di primo piano, Marc Johnson, con la Lydian Sound Orchestra, Flavio Boltro, Enrico Rava. Nel 1991 è a Montreux nelle orchestre di Gil Evans e George Gruntz riunite sotto la direzione di Quincy Jones per l’ultima apparizione dal vivo di Miles Davis. Quello stesso anno entra a far parte della prestigiosa Vienna Art Orchestra di Matthias Rüegg dove resterà per sette anni: momento fondamentale della sua crescita artistica!
Dal 1998 Claudio Pontiggia ha potuto concretizzare alcuni suoi progetti solistici come ad esempio “Il Trio”, gruppo allargatosi negli anni a quartetto e sestetto. Espoir sarà nel 1999 il primo album contenente proprie composizioni. Nel 2002 gli è attribuito il Premio Fondazione Suisa per la musica per la sua attività artistica e di compositore, ma l’anno successivo deve interrompere la carriera di strumentista a causa di un disturbo della muscolatura facciale che non gli permette più di controllare il suono del corno.
Senza perdersi d’animo si reinventa in campo musicale: proporrà corsi d’ascolto e di improvvisazione, dirigerà la Desamper Big Band, sarà a capo di cori e gruppi vocali, verrà chiamato a dirigere l’Unione delle Filarmoniche Asconesi. Nel 2007 con un gruppo di amici musicisti ha creato il gruppo LABOttega che ha pubblicato due anni dopo un primo CD dal titolo Progetti sonori e quest’anno Live @ Campione d’Italia con Paolo Fresu come ospite.
www.paolofresu.it
www.progettolabottega.ch