dal 18/7/2015 al 30/9/2015
In “Be-diversity” Stefano Cagol, in veste di curatore, ha organizzato un variegato corpus di opere di artisti internazionali che tematizzano biodiversita’, sostenibilita’, ecologia… Inaugurano anche “Ricerca sul campo”, innovazione trentina in ambito agri-food ed “Ex Africa”, esplorazioni di arte e scienza by Jonathan Kingdon.
Il MUSE festeggia l’estate con 8 ore di eventi, laboratori, mostre, incontri e musica all’insegna del dialogo tra natura, arte e scienza.
Luglio sarà un mese pieno di sorprese ed eventi che avrà il suo culmine nella pomeriggio di sabato 18 luglio con l’evento Il sogno di mezza estate.
Il Parco che abbraccia il MUSE e Palazzo delle Albere, restituito alla città in tutta la sua bellezza, sarà animato da attività, laboratori, giochi per tutta la famiglia. Accanto al ricco programma di attività all’esterno del museo, sono ben quattro le mostre presentate al pubblico in quest’occasione. Metti poi insieme 4 grandi musicisti, quattro strumenti a fiato e una grande voglia di fare musica: ecco Brass Bang, originale progetto live ideato da Paolo Fresu. Il grande trombettista italiano ha riunito nomi come Steven Bernstein, Gianluca Petrella e Marcus Rojas, che si alterna sul palco con Oren Marshall. A loro il compito di chiudere in bellezza la lunga notte del 18 luglio al MUSE.
Tutte le mostre che inaugurano il 18 luglio:
BE DIVERSITY di Stefano Cagol
RICERCA SUL CAMPO. Innovazione trentina in ambito agri-food
EX AFRICA. Esplorazioni di arte e scienza by Jonathan Kingdon. L’evento vedrà anche la straordinaria partecipazione di Richard Dawkins, biologo evoluzionista, saggista e divulgatore scientifico di fama mondiale che incontrerà il pubblico nel corso di una conferenza serale.
Be-diversity
a cura dell’artista Stefano Cagol
Artisti:
Wim Delvoye (BE), Christian Jankowski (DE), Giancarlo Norese (IT), Khaled Ramadan (LBN), Oliver Ressler (AT), Avelino Sala (ES), Åsa Sonjasdotter (SE)
Nell’anno di Expo Milano 2015 dal 18 luglio al 30 settembre una mostra e una piattaforma di discussione proposte dall’artista Stefano Cagol trasformano il MUSE in uno spazio di discussione aperto alle più differenti contaminazioni: arte e scienza si intrecciano per stimolare un’attitudine mentale alle differenze, oltre la biodiversità.
Stefano Cagol, per la prima volta nella veste di curatore, entra negli spazi del MUSE per mettere in comunicazione un variegato corpus di opere di affermati artisti internazionali, selezionate per la loro capacità di tematizzare argomenti come la biodiversità, la sostenibilità, l’ecologia, il cibo e il futuro del pianeta.
Be-diversity, neologismo coniato dallo stesso Cagol durante un intervento lo scorso anno presso la Goldsmiths University di Londra, dà il titolo alla mostra che inaugura sabato 18 luglio e sarà visibile al secondo piano del Museo fino al 30 settembre.
Fra le opere in mostra, il video-documentario Leave it in the ground (2013) di Oliver Ressler, che propone un approccio critico all’ecologia concentrando l’attenzione sull’influenza dello sfruttamento del mare e dei giacimenti di petrolio sulla pratica della pesca. L’opera, in anteprima in Italia nella sua versione sottotitolata in italiano, sarà ospitata anche al prossimo Tromso International Film Festival (Norvegia).
Sul tema dell’acqua si concentra anche il video (2015) dell’artista Khaled Ramadan che riflette sui comportamenti delle comunità culturali legate alla natura e, quindi, influenzate dai suoi cambiamenti, come i pescatori cambogiani che appartengono alla minoranza musulmana Cham.
La natura umana e le leggi dell’uomo influenzano la biodiversità: si muove su questo fronte l’esplorazione di The Order of Potatoes di Åsa Sonjasdotter.
Nel grande prato che abbraccia il MUSE e il cinquecentesco Palazzo delle Albere farà crescere particolari varietà di patate vietate all’interno dell’Unione Europea per la circolazione commerciale. La prospettiva di Avelino Sala instillerà nel visitatore una precisa domanda: la cultura fa mangiare? Nel video in mostra l’artista rappresenta un gruppo di cani che si ciba letteralmente della parola CULTURE (cultura). In questo dialogo fra opere si inserisce anche Giancarlo Norese con un’installazione tanto semplice quanto enigmatica. Nell’ironico video The Hunt (La caccia), di Christian Jankowski, invece, l’artista viene ripreso mentre si procaccia il cibo con arco e frecce all’interno di un supermercato, mentre il macchinario ideato da Wim Delvoye e chiamato Cloaca ricrea con estrema fedeltà il funzionamento di un apparato digerente.
Il progetto di Stefano Cagol si svilupperà attraverso una parte espositiva e una piattaforma online immaginata come luogo di incontro virtuale fra ricercatori, curatori, politici, filosofi per riflettere ed esprimere la loro opinione sui temi sollevati dal progetto. Per tutta la durata della mostra verranno proposti incontri pubblici per stimolare il dibattito attorno alle opere proposte; gli spunti verranno visualizzati in progress all’interno del percorso espositivo.
Platform: www2.muse.it/be-diversity
EX AFRICA - Esplorazioni di arte e scienza by Jonathan Kingdon
Jonathan Kingdon, autorevole studioso di fauna africana artista e illustratore naturalistico, è il protagonista di “EX AFRICA. Esplorazioni di arte e scienza by Jonathan Kingdon”. L’esposizione raccoglie disegni, dipinti, sculture e altre opere, capaci di tracciare un sorprendente itinerario scientifico e artistico dell’evoluzione e della biodiversità animale in Africa. L’evento inaugurale, il 18 luglio alle 18.30, vedrà la partecipazione di Richard Dawkins, biologo evoluzionista, saggista e divulgatore scientifico che incontrerà il pubblico.
I disegni di fauna africana di Kingdon si collocano nel solco della tradizione del disegno anatomico che trova in Leonardo da Vinci le proprie origini. La mostra, curata dallo staff del MUSE, si articolerà in tre sezioni (1. Cosa è essere mammiferi, 2. L’evoluzione come fonte di inspirazione, 3. Negli occhi di chi guarda), che spaziano dalla tradizione europea del disegno anatomico - con le illustrazioni dei mammiferi africani (sezione 1) che lo hanno reso famoso per i suoi libri e le guide faunistiche meravigliosamente illustrate - a forme espressive più astratte nelle sezioni dedicate al tema dell’evoluzione biologica (2) e dei segnali visivi nella comunicazione animale (3). Nel complesso saranno esposte oltre 50 opere dove oltre ai disegni, quadri e sculture spiccheranno peculiari installazioni mobili appese dall’alto; al centro dello spazio espositivo vi sarà la grande “Maternità nei mammiferi”, una statua di 2 metri di altezza dove il principio di maternità è glorificato quale tratto biologico che accomuna tutti noi mammiferi. Lo stretto legame fra i contenuti della mostra e le attività in Africa del museo è amplificato dalla adiacente presenza della serra tropicale montana, dove è riprodotta la foresta pluviale del Monti Udzungwa della Tanzania, dove alcuni degli animali ritratti da Kingdon vivono realmente. Da più di dieci anni, infatti, il MUSE lavora in quest’area, dove ha fondato il Centro di Monitoraggio Ecologico dei Monti Udzungwa, all’interno della catena montuosa dell’Eastern Arc, sviluppando progetti di monitoraggio ecologico e solidarietà internazionale al fine d proteggerne la biodiversità. Un’attività di ricerca che, negli anni, ha prodotto risultati rilevanti (con la scoperta di 27 specie nuove alla scienza) e che costituisce uno dei punti di forza dell’attività scientifica e divulgativa del museo.
Jonathan Kingdon nasce in Tanzania dove cresce e sviluppa la sua profonda conoscenza e capacità di ritrarre la fauna Africana. E’ ricercatore associato all’Università di Oxford. I suoi studi si concentrano sull’illustrazione tassonomica e sull’evoluzione dei mammiferi in Africa. L’affinità con il continente africano e la sua biodiversità, in particolar modo con la Tanzania dove il MUSE opera con progetti di ricerca e monitoraggio ecologico, è stata l’occasione per avvicinare l’artista al museo.
Richard Dawkins è un etologo, biologo, divulgatore scientifico, saggista e attivista britannico, considerato uno dei maggiori esponenti della corrente del “nuovo ateismo”, nonché del neodarwinismo dell’epoca contemporanea. È autore di best-sellers come “Il gene egoista” (Mondadori 1994), “L’orogologiaio cieco” (Rizzoli 1988), “Alla conquista del monte improbabile” (Mondadori 1997) e, tra i più recenti, “La realtà è magica” (Mondadori 2012).
Vi ricordiamo anche l’appuntamento con le iniziative del MUSE sviluppate in relazione a Expo con il Concept Store Trento 2015:
La mostra. Coltiviamo il gusto. Tutto il buono dalla terra trentina Palazzo delle Albere, fino al 31 settembre
I laboratori di degustazione a Palazzo delle Albere. Guidati da sommelier professionisti i partecipanti possono entrare in contatto con le storie delle aziende ospiti del Concept Store e partecipare a un vero e proprio percorso sensoriale fatto di assaggi e degustazioni. Da martedì a domenica, ore 17.00
I laboratori Mani in pasta a Palazzo delle Albere. Un “atelier del fare” in cui i visitatori potranno impegnarsi in attività pratiche e manuali che riguardano il cibo, come preparare pietanze tipiche della cucina trentina o sperimentate con la scienza in cucina. Da giovedì a domenica, dalle 15.00
Immagine: Avelino Sala
Comunicazione MUSE
Loris Berardi, Chiara Rinaldi, Elisa Tessaro, Chiara Veronesi, Monika Vettori media@muse.it
Inaugurazione Sabato 18 luglio, dalle 17.00 alle 23.00
Muse-Museo delle Scienze
Corso del Lavoro e della Scienza 3,
Trento
http://www.muse.it/it/Pagine/default.aspx
Orari: mar-ven 10-18, sab-domenica 10-19