“Grazie all’Italia, che con la Presidenza dell’Unione Europea ha portato in Bosnia un intero mese di grande cultura.”
“Sarajevo, da sempre crocevia di culture, ha accolto il Teatro Verdi con enorme entusiasmo. L’Italia contribuisce con il linguaggio universale della musica, a riavvicinare la Bosnia all’Europa. Trieste ha dimostrato ancora una volta di essere un ponte tra il nostro Paese e i Balcani.”
Con tali affermazioni il Chairman della Presidenza tripartita, Bakir Izetbegovic, e l’Ambasciatore d’Italia, Ruggero Corrias, hanno commentato il concerto del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste tenutosi ieri presso il Teatro Nazionale di Sarajevo su iniziativa dell’Ambasciata d’Italia.
All’evento - tutto esaurito gia’ da giorni - ha presenziato una delegazione triestina guidata dal Sindaco Roberto Cosolini e dal Sovrintendente del Teatro Lirico “G. Verdi” Claudio Orazi e dal Direttore operativo Antonio Tasca, nonche’ da numerosi rappresentanti delle istituzioni bosniache e della comunita’ internazionale.
Dieci minuti di scroscianti applausi, molte chiamate alla ribalta e standing ovation finale per il direttore M° Gianluigi Gelmetti, gli artisti del quartetto di canto Mihaela Marcu, Marina Comparato, Tony Bardon e Gabriele Sagona, per l’Orchestra ed il Coro del Teatro Verdi di Trieste, istruito dal M° Paolo Vero. In tal modo è stato suggellato il successo della trasferta della Fondazione Lirica triestina a Sarajevo dove al Narodno Pozoriste (Teatro Nazionale di Sarajevo) è stato eseguito lo “Stabat Mater” di Rossini in un’ atmosfera di calorosissima accoglienza da parte del pubblico. L’iniziativa è di buon auspicio per un legame, attraverso la musica, che sia l’inizio di una importante esperienza di collaborazione anche per il futuro.