28 febbraio e 5 marzo 2016
al Teatrino di Palazzo Grassi a Venezia, un nuovo festival dedicato alla scena elettronica norvegese. Dj set, reading e concerti. Fra gli ospiti, Thomas Strønen & Iain Ballamy e Bugge Wesseltoft & Christian Prommer
È dedicata alla scena sperimentale nordica la prima edizione di Nørdic Frames, festival internazionale di jazz sperimentale e NuJazz, in programma al Teatrino di Palazzo Grassi di Venezia. Organizzata da Nu Fest, storico festival di musica elettronica firmato Veneto Jazz, la rassegna propone un programma di due appuntamenti che vedono protagonista la Norvegia e le ispirazioni dei suoi artisti più all’avanguardia, come Thomas Strønen & Iain Ballamy (28 febbraio) e Bugge Wesseltoft & Christian Prommer (5 marzo), riconoscendo a questo Paese un ruolo fondamentale in Europa nell’emancipazione dal jazz dalle radici afroamericane.
Proprio le contaminazioni fra jazz, musica classica ed elettronica hanno portato alla creazione di un sound particolare riferibile alla scena nordica, Scandinavia e Danimarca principalmente, caratterizzata da artisti come Nils Petter Molvaer, Lars Danielsson, Arve Henriksen, Morten Harket, Sidsel Endresen, Tord Gustavssen, Jan Bang ed Erik Honorè (questi ultimi ideatori e direttori artistici del celebre Punkt-Festivalen, con Brian Eno).
Il format del festival, ospitato nel teatro di uno templi dell’arte contemporanea (la Collezione François Pinault), prevede un concerto di prima serata, anticipato da un aperitivo nel foyer con dj & live set, performances, reading. Fra gli ospiti il giornalista Luca Vitali, autore di “Il suono del Nord”, primo monografia dedicata alla piccola scena jazzstica norvegese. Una lacuna finalmente colmata, la ricostruzione di una storia che, attraverso l’analisi di alcuni momenti chiave, riconosce alla Norvegia un ruolo fondamentale in Europa per l’emancipazione del jazz dalle radici afroamericane. Un percorso, quello iniziato negli anni ’60 con l’arrivo a Oslo di George Russell, che arriva ai giorni nostri e ci regala una delle scene più innovative e originali al mondo. E che l’autore trasforma nel racconto appassionato di concerti, musicisti, club, etichette, festival e incontri… Tanti i nomi che ne attraversano le pagine, e tantissime le storie e le esperienze musicali, perché questa è la Norvegia: un paese giovane, con una tradizione poco ingombrante e un popolo orgoglioso, vissuto a lungo in una sorta di isolamento dal resto d’Europa e dotato di uno spirito d’avventura che si rifà forse all’epoca vichinga. A seguire il video artista Manuel Frara, con un progetto di light design.
Il festival è organizzato in collaborazione con Palazzo Grassi-Punta della Dogana, Regione del Veneto e Ministero dei Beni per i Beni e le Attività Culturali e con il patrocinio dell’Ambasciata di Norvegia e dell’Accademia delle Belle Arti di Venezia. Media partner: Venezia News.
Iain Ballamy si è imposto all’attenzione internazionale nel 1980 come membro di “Loose Tubes Collective” e di Earthworks di Bill Bruford e oggi continua a suonare con “Django Bates” e “Human Chain”. Ha collaborato con band importanti e diversi progetti, come Hermeto Pascoal, Gil Evans e Mike Gibbs per Charlie Watts, il Karnataka College of Percussion e Billy Jenkins. Ha insegnato alla Royal Academy di Londra e al Trinity College. Le prime registrazioni Food – “Food” e “Organic GM Food” – sono state prodotte sull’etichetta di Ballamy, Feral Records.
Thomas Strønen, batterista e compositore, è conosciuto per aver partecipato ad oltre 60 album e collaborazioni con importanti artisti internazionali tra cui Ballamy, Arve Henriksen, Mats Eilersten, Ashley Slater, Eivind Aarset, Christian Fennesz, Nils peter Molvaer, Bobo Stenson, Koichi Makigami e numerosissimi altri.
La loro collaborazione è nata nel 1997/1998 dopo l’incontro a Trondheim, Norvegia, ed in seguito a Molde. Proprio al “Molde Jazz Festival” hanno registrato nel 1998 il primo live, e nel 2000 hanno dato vita al progetto ed album FOOD, un bilanciamento tra lo stile melodico e classico di Ballamy e l’esecuzione più groovy ed elettronica di Strønen.
Jens Christian Bugge Wesseltoft (Porsgrunn,1964) è un musicista, pianista e compositore norvegese. Oltre alla sua attività professionale di musicista jazz, Bugge Wesseltoft ha una propria etichetta musicale chiamata Jazzland Records. Nel 1990 il jazz di Wesseltoft ha subito un’evoluzione passando dalle tradizioni del jazz nordico (esemplificate dalle incisioni della casa discografica ECM), a una musica che viene chiamata “future jazz” o nu jazz. Ha suonato e collaborato con numerosi artisti jazz della scena contemporanea internazionale, tra gli altri con Jan Garbarek e Arild Andersen, e per tre volte si è aggiudicato “Spellemannprisen”, prestigioso premio destinato.
Christian Prommer, dj, percussionista e produttore tedesco (Monaco), ha sempre avuto un approccio molto jazz in tutte le sue produzioni, in principio sperimentando con campionamenti e drum machines, in seguito con una carriera accademica che ha spaziato dal pianoforte alla batteria. Pommer ha esplorato e fuso diversi generi: dalla musica classica all’elettronica, passando per techno e house stile Detroit e Chicago. Tra i progetti personali ricordiamo il Drumlesson project (jazz, house, electronica), il Trüby Trio (elettronica e broken beats) e collaborazioni con grandi artisti quali Peter Kruder, dj Hell, Jazzanova, Rainer Trüby e dj Roland (con il Trüby Trio appunto), Voom:Voom (con Kruder, Roland Appel). Un progetto che fonde jazz ed elettronica eseguito da due incredibili artisti provenienti da scuole e background differenti ma con un’affinità straordinaria.
Programma
Domenica 28 febbraio 2016
Ore 16.30 Dj set + Aperitivo / FREE ENTRY
Ore 18.00 conversazione con Luca Vitali
Ore 19.00 FOOD DUO con THOMAS STRØNEN & IAIN BALLAMY (ECM)
ingresso € 18 / ridotto € 14 members Palazzo Grassi - Punta della Dogana e studenti
Sabato 5 marzo 2016
Ore 17.00 Dj set + Aperitivo + Light Design by Manuel Frara / Interno3 - FREE ENTRY
Ore 19.00 BUGGE WESSELTOFT & CHRISTIAN PROMMER (Jazzland/Drumlesson)
http://www.venetojazz.com/